feb142014
Profilo e azione di Mezereum
Daphne mezereum, è un piccolo arbusto deciduo della famiglia delle Dafnoidi che cresce sul suolo calcareo, tra i faggi e nei prati delle regioni montuose europee e del sud asiatico. Dalla corteccia, raccolta a febbraio, prima della fioritura, si prepara, per macerazione in alcool, la TM che contiene la ladafnina (glucoside cumarinico), la dafnina (eteroside) da cui si ottiene la mezeriina (diterpene) estremamente tossico e irritante.
Principali indicazioni
Mezereum è indicato:
- a livello cutaneo nelle eruzioni vescicolose con liquido citrino o purulento, anche insorte in momenti diversi (varicella, herpes, eczemi, impetigini); nelle forme crostose che coprono raccolte infette, irritanti e dense, prodotte da una sottostante ulcerazione del derma; nelle neurodermiti migranti aggravate dal calore e dallo sfregamento; nei dolori nevritici zosteriani del volto e del ramo oftalmico.
- a livello mucoso cura i dolori delle sinusiti mascellari.
- a livello periostale i dolori delle ossa lunghe che peggiorano di notte.
Caratteristiche psicologiche del paziente
Il paziente è nervoso a causa del prurito intenso la cui localizzazione cambia dopo il grattamento (neurodermatite). Ha la sensazione, condivisa con Mercurius solubilis, di avere denti troppo lunghi.
Modalità reattive ai sintomi della malattia
Sensazione di prurito molto intenso, dolori brucianti nevralgici dentali e facciali, in bocca e faringe.
Aggrava: il prurito con il calore del letto, con acqua calda, le nevralgie col clima freddo e umido, i dolori ossei di notte.
Migliora: le nevralgie con le applicazioni calde, il prurito all’aria aperta.
Posologia
La 5 CH per i sintomi locali (eruzioni cutanee), la 9 CH per i sintomi generali (neurodermatiti), la 15-30 CH nelle sinusiti mascellari acute o croniche e nelle nevralgie.
Il simile cura il simile
La pianta intera, corteccia e bacche, è un pericoloso irritante ma il processo di diluizione e dinamizzazione non solo rende innocuo il Mezereum ma mette in luce proprietà curative che la pianta grezza non dinamizzata non possiede.
Cura le infiammazioni mucose e cutanee con sensazione di bruciore locale, le eruzioni vescicolose con secrezioni chiare o purulente e sanguinolente, che producono croste biancastre con prurito violento ed erratico, i dolori ossei brucianti per infiammazione periostale localizzati, per lo più, alle ossa malari del naso e della faccia (seni mascellari).
Tiziana Di Giampietro
Si ringrazia Siomi (Società italiana di omeopatia e medicina integrata) per la gentile collaborazione.