OMEOPATIA

mar142014

Profilo e azione di Naja tripudians

Naja tripudians è un cobra dalle cui ghiandole salivari si estrae il veleno che contiene tossine ad azione curaromimetica post-sinaptica, altre tossine ad azione citolitica, una cardiotossina, enzimi e oligoelementi.

Dalle ghiandole salivari del Cobra comune si estrae il veleno contenente tossine ad azione post-sinaptica curaromimetica, altre ad azione citolitica, una cardiotossina, enzimi e oligoelementi. Il morso provoca immediato dolore bruciante locale e, dopo un’ora, i sintomi di una paralisi bulbare: una sensazione di ebrezza seguita da perdita di controllo degli arti, poi della capacità di ingoiare, della parola, del respiro, che diviene lento e poi cessa.

Principali indicazioni
Indicato come coadiuvante nelle precordialgie coronariche all’esordio, nelle valvulopatie croniche acquisite e congenite, nell’asma cardiaco degli anziani. Spesso concomitano tosse secca, stizzosa, irritante, dipendente da lesioni cardiache, cefalea congestizia al risveglio, ovarialgia sinistra.

Caratteristiche psicologiche del paziente
Ansia e depressione malinconiche profonde che potrebbero indurre idee alienanti autolesive e suicide.

Sintomi e modalità di reazione
Sensazione di dolore lancinante precordiale che si irradia al braccio sinistro e alla nuca, di debolezza estrema con polso irregolare; di dolore sordo interscapolare, di spasmo esofageo, di soffocamento, di bruciore a gola e laringe.
Peggiora: con lo sforzo, sul lato sinistro, parlando, al risveglio, con costrizioni al collo.
Migliora: sdraiato sul fianco destro (cardialgia), sulla schiena (dorsalgia), camminando all’aria aperta.

Posologia
La diluizione alla 9 CH una o più volte al giorno per le forme di cardialgia acute o di asma cardiaco; alla 15 CH se il paziente è in stato di ansia o depressione reattiva grave.

Il simile cura il simile
Le tossine del veleno esercitano azione paralizzante colinergica, azione curarizzante che ferma il cuore in sistole; gli enzimi del veleno inibiscono l’ossidazione e l’uso di glicogeno a livello cellulare e bloccano il calcio con anestesia del sistema nervoso centrale ed effetti cardiotossici e neuromuscolari soprattutto su vago e glossofarigeo. Per similitudine è indicato come coadiuvante nella cura delle precordialgie con fitte irradiate a spalla e braccio sinistri, nelle oppressioni sternali, nelle palpitazioni con polso debole alternate a bradicardia, nella tosse spasmodica con senso di soffocamento che si scatena dopo sforzo, negli spasmi faringo-laringei con sensazione di corpo estraneo.

Tiziana Di Giampietro

Si ringrazia Siomi (Società italiana di omeopatia e medicina integrata) per la gentile collaborazione.


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