OMEOPATIA

ott232014

Profilo e azione di Rhododendron

La tintura madre si ricava dai ramoscelli i cui costituenti chimici hanno proprietà antireumatiche (andromedotossina, un diterpene), espettoranti (chemferolo), antitussigene (quercetina, iperoside) e neurologiche con ipotensione, bradicardia, depressione respiratoria

Il Rhododendron chrysantum o rododendro giallo, è un arbusto appartenente alla famiglia delle Ericacee. Originario dell'Asia del nord, già ai tempi di Plinio, se ne conosceva la tossicità. La tintura madre si ricava dai ramoscellii cui costituenti chimici hanno proprietà antireumatiche (andromedotossina, un diterpene), espettoranti (chemferolo), antitussigene (quercetina, iperoside) e neurologiche con ipotensione, bradicardia, depressione respiratoria.

Principali indicazioni
Impiegato per l'azione sui dolori reumatici di varia etiologia, condivide con Phosphorus, medicinale di terreno che spesso si associa, la recrudescenza con l'avvicinarsi dei temporali. Può essere utile nelle nevralgie del trigemino, del torace, degli arti superiori, del cordone spermatico, dei denti, che hanno la caratteristica di peggiorare con le variazioni dell'elettricità atmosferica.

Caratteristiche psicologiche del paziente
Il paziente Rhododendron è nervoso e sensibile quando la pressione atmosferica è molto bassa. È pauroso durante i temporali quando l'elettricità è molto elevata e si calma quando si placa la tempesta.

Sintomi e modalità di reazione
Aggravamento dei dolori e dei disturbi all'avvicinarsi di un temporale.
Miglioramento con il movimento, col caldo secco, alla fine del temporale.

Posologia
Nei dolori acuti 3 grani sublinguali alla 5 o 7 CH, ripetibili anche ogni 15 minuti fino a miglioramento.

Il simile cura il simile
La patogenesi di Rhododendron ha evidenziato un tropismo sull'apparato locomotore, sul sistema nervoso periferico, sui testicoli. Per similitudine, a diluizioni omeopatiche, è utile: nei dolori ematici e lancinanti di muscoli e legamenti, nelle nevralgie del volto e degli arti superiori, nelle infiammazioni testicolari con dolori irradiati all'inguine, soprattutto sinistro.

Tiziana Di Giampietro

Si ringrazia Siomi (Società italiana di omeopatia e medicina integrata) per la gentile collaborazione.



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