Politica e Sanità
29 Marzo 2017In vari Paesi (fin dal 2006, nel Regno Unito) è stata introdotta la possibilità di prescrivere farmaci da parte di figure professionali non mediche, quali infermieri e farmacisti. Obiettivo: favorire l'accesso ai farmaci, liberare tempo per i clinici e sfruttare al meglio le capacità del personale non medico. Sono già stati pubblicati molti studi di confronto sulla capacità dei "prescrittori indipendenti" rispetto ai camici bianchi, valutandone la capacità di iniziare, cambiare o sospendere un trattamento senza una stretta supervisione medica. Esce ora una revisione Cochrane di 46 studi di questo tipo - condotti nel setting delle cure primarie, in relazione alla gestione di malattie croniche - con l'arruolamento di infermieri in 26 casi e di farmacisti nei restanti 20. La maggior parte delle ricerche sono state condotte in Usa (25), seguite da Uk (6), Australia, Canada, Irlanda e Olanda. Quattro studi sono stati condotti in Paesi a basso reddito: Colombia, Sud-Africa, Uganda e Tailandia. Dall'analisi dei dati è emerso che gli outcome dei pazienti, dopo prescrizione operata da infermieri o farmacisti, erano simili a quelli successivi a prescrizione medica.
Viene inoltre offerto qualche dettaglio su misure specifiche. In relazione all'ipertensione, i pazienti trattati con farmaci ricevuti da infermieri e farmacisti hanno fatto registrare livelli pressori inferiori rispetto ai soggetti in terapia con medici (-5,31 mmHg in 12 trial per un totale di 4.229 pazienti). Situazioni analoghe si sono registrate riguardo ai valori di colesterolemia-Ldl (-0,21 mmol/L in 7 trial, per un totale di 1.469 partecipanti) ed emoglobina glicata (-0,62%) in 6 trial, con 775 arruolati). L'adesione al trattamento, la soddisfazione del paziente e la qualità di vita correlata alla salute sono risultate simili nei soggetti in terapia con farmaci prescritti tanto da medici quanto da infermieri o farmacisti. Non sono state invece riscontrate sufficienti evidenze per affermare con certezza se i prescrittori indipendenti abbiano effettivamente usato meno risorse, fatto risparmiare tempo ai medici o ridotto la comparsa di effetti avversi. Secondo gli autori, la revisione offre sufficienti rassicurazioni sul fatto che i prescrittori indipendenti, appropriatamente sottoposti a training, possano prescrivere in modo altrettanto efficace quanto i medici nel caso di pazienti in condizioni a lungo termine. In particolare, si suggerisce che infermieri e farmacisti potrebbero essere un utile supporto nei centri per la gestione di patologie croniche, quali per esempio cliniche diabetologiche o per il trattamento dell'ipertensione. Peraltro, si rileva, non è noto se tale attività prescrittiva indipendente determini un risparmio complessivo di costi considerando anche il training necessario e la sua durata. Infine, si ricorda come, sotto il profilo metodologico, la disomogeneità delle misure utilizzate nei vari studi abbia reso non sempre possibile o agevole il loro diretto confronto.
Cochrane Database Syst Rev, 2016 Nov 22;11:CD011227.
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/27873322
Arturo Zenorini
Se l'articolo ti è piaciuto rimani in contatto con noi sui nostri canali social seguendoci su:
Oppure rimani sempre aggiornato in ambito farmaceutico iscrivendoti alla nostra newsletter!
POTREBBERO INTERESSARTI ANCHE
28/12/2019
Per contrastare la compravendita illegale di farmaci per uso veterinario il Ministero sta studiando un logo, un bollino di qualità sulla falsa riga di quanto fatto per le farmaciePer...
27/12/2019
La Commissione europea ha approvato upadacitinib (Rinvoq) per il trattamento dell'artrite reumatoide attiva di grado da moderato a severoLa Commissione europea ha approvato upadacitinib (Rinvoq) per...
27/12/2019
Solo il 2% delle farmaciste donne possiede una farmacia nonostante rappresentino il 62% della forza lavoro, è quanto emerge dal sondaggio "Survey of registered pharmacy professionals 2019" del...
A cura di Lara Figini
27/12/2019
Acquistare i farmaci su internet attraverso siti non autorizzati è un fenomeno in continua crescita e l'unica arma per contrastarlo resta l'educazione sanitaria e l'orientamento dei cittadini...
©2024 Edra S.p.a | www.edraspa.it | P.iva 08056040960 | Tel. 02/881841 | Sede legale: Via Spadolini, 7 - 20141 Milano (Italy)