Politica e Sanità
23 Maggio 2017Consentire che anche i farmaci Sop, come gli Otc, possano essere oggetto di pubblicità espone al rischio di condizionare i consumi in base a uno spot più o meno accattivante che li promuove e non per la loro reale efficacia, che deve essere valutata caso per caso. Questo il timore espresso da Marco Bacchini presidente di Federfarma Verona in merito alla sentenza del Consiglio di Stato che permette la pubblicità per i farmaci senza obbligo di prescrizione (Sop) equiparandoli in questo ambito ai farmaci per automedicazione. Federfarma Verona esprime il suo parere contrario finalizzato alla tutela del cittadino: «Per tutelare la salute in modo concreto, la scelta di un determinato farmaco deve sottostare alla valutazione di molti elementi come l'interazione con altri farmaci assunti dal paziente, l'età, la condizione fisica. E la questione non è di poco conto.
Il nostro timore si fonda sull'eventualità che un paziente, "sicuro" di voler acquistare un SOP conosciuto attraverso la pubblicità, non chieda minimamente consiglio al farmacista perdendo così la possibilità di ricevere, come di consueto gratuitamente in farmacia, un parere professionale esperto e pertinente».
Secondo Bacchini la tendenza è «purtroppo sempre più verso la liberalizzazione, e ora anche con avallo istituzionale, della cura fai-da-te che è pericolosissima. A breve quindi basterà memorizzare un qualsiasi spot per bypassare medico e farmacista curandosi da soli senza avere mai fatto un giorno di studi in questo settore. Mi sembra, da un certo punto di vista, la logica opposta a quella che combatte la proliferazione di vendite di farmaci fuori canale, che giustamente vuole tutelare la salute soprattutto dei soggetti più deboli e influenzabili, e penso alla fragilità e al rischio per i ragazzi in età scolare, sono molto permeabili e particolarmente esposti alla pubblicità, per loro il rischio aumenta, mentre le persone responsabili continueranno a chiedere consiglio agli esperti prima di assumere principi attivi nei confronti dei quali bisogna sempre porre la massima attenzione». Proprio in relazione agli studenti, i farmacisti di Federfarma Verona percepiscono una forte influenza da parte della pubblicità televisiva quando tengono gli incontri nelle scuole sul corretto utilizzo dei farmaci nell'ambito del progetto Young&Healthy. Parte fondamentale del nostro intervento è infatti sensibilizzare i giovani - conclude Bacchini - a chiedere al farmacista un consiglio, che è gratuito ed anonimo, su qualsiasi argomento che riguardi i farmaci anziché affidarsi alla televisione o alla rete». (SZ)
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