Politica e Sanità

04 Ottobre 2016

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La giunta esecutiva del sindacato dei farmacisti non titolari Sinasfa ha deliberato un'integrazione del Regolamento delle quote di iscrizione al sindacato che agevola i farmacisti disoccupati e neolaureati, in particolare dando ai questi ultimi la possibilità, nei primi due anni dal conseguimento della laurea, di versare la quota ridotta. Dal 1° ottobre, si legge in una nota del sindacato 174è consentito ai disoccupati e ai neolaureati di iscriversi Sinasfa potendo scegliere di pagare una quota ridotta annuale di 30 euro. All'atto dell'iscrizione i disoccupati dovranno allegare alla documentazione da inviare per l'iscrizione al sindacato nazionale Sinasfa copia dell'iscrizione al centro per l'impiego e i neolaureati il certificato di laurea. Sia i disoccupati che i neolaureati potranno accedere a tutti i servizi forniti dal sindacato Sinasfa. Ad ogni rinnovo annuale dell'iscrizione al sindacato Sinasfa, i disoccupati e i neolaureati, devono dimostrare mediante documentazione di essere ancora in possesso dei requisiti per accedere alla quota ridotta di 30 euro».

La giunta ha reso noto che «con questo provvedimento intende esprimere la massima attenzione e vicinanza ai colleghi disoccupati e neolaureati e invita in particolare i colleghi neolaureati ad iscriversi al sindacato perché nei primi anni della professione, per mancanza di esperienza e non conoscenza di regole fondamentali, è possibile incorrere in errori e disattenzioni che possono costare molto care». Sinasfa precisa che il riferimento è «non solo al regolamento Enpaf, del quale basta essere informati per non incorrere in errori, ma anche alle tante tipologie di contratti e di proposte di lavoro, spesso oscene, retribuite con poche centinaia di euro nel migliore dei casi». (SZ)