apr302015
Raccolta farmaci inutilizzati, ddl prosegue iter con 19 emendamenti
Con l'illustrazione in commissione Igiene e Sanità al Senato dei 19 emendamenti prosegue l'esame del ddl n. 1092 sul riutilizzo dei farmaci ed entra nel vivo, tra le proposta, quella di coinvolgere, per Sop e Otc, parafarmacie e Gdo e per il reperimento dei farmacisti volontari gli Ordini provinciali. Si ricorda che il ddl, che modifica l'articolo 157 del decreto legislativo 24 aprile 2006 n. 219 e ha come primo firmatario Luigi D'Ambrosio Lettieri senatore di Forza Italia, prevede che sia un decreto del ministero della Salute, di concerto con quello dell'Ambiente e con il Mise, a definire "idonei sistemi di raccolta per i medicinali non utilizzati o scaduti" con oneri a carico degli operatori.
"Tali sistemi - si legge nel testo - possono basarsi anche su accordi, a livello nazionale o territoriale, tra le parti interessate alla raccolta". Nella relazione viene chiarito i farmaci in questione sono quelli soggetti a prescrizione, senza obbligo di prescrizione, da banco e i relativi campioni gratuiti, da considerarsi inutilizzati in quanto destinati a essere esclusi dal circuito commerciale o a non esservi immessi, a causa di difetti di confezionamento o di produzione dovuti al processo produttivo o distributivo ovvero a intervenute variazioni dell'autorizzazione all'immissione in commercio, tali da non comprometterne l'idoneità di utilizzo in termini di qualità, sicurezza ed efficacia per il paziente. Sono esclusi, e quindi non sono suscettibili di donazione per quanto inutilizzati, i medicinali già scaduti, quelli che necessitano di conservazione a temperature controllate e quella a dispensazione in strutture ospedaliere. Secondo il ddl inoltre l'Aifa dovrà adottare un regolamento per definire i requisiti necessari alle Onlus per diventare destinatarie delle donazioni, la disponibilità di locali e attrezzature idonei a garantire la corretta conservazione e la buona gestione dei medicinali oggetto di erogazione liberale, la disponibilità di procedure volte alla tracciabilità dei lotti dei medicinali ricevuti e distribuiti. Tra gli emendamenti formalizzati nella seduta del 14 aprile scorso e portati ieri in Commissione, alcuni riguardano direttamente farmacisti e farmacie.
In particolare viene chiesto di ampliare le categorie di figure dedicate alla dispensazione e distribuzione nelle Onlus, che «deve avvenire a cura di personale abilitato alla professione di farmacista, medico, infermiere o attraverso l'ausilio di personale adeguatamente formato e comunque sotto la responsabilità diretta di un medico o di un farmacista». Dal Movimento 5 Stelle arriva la richiesta di coinvolgere le farmacie nella dispensazione e distribuzione «attraverso apposite convenzioni a titolo gratuito» che, nel caso di farmaci Sop e Otc possano essere estese anche agli esercizi commerciali, cioè Gdo e parafarmacie. Infine la senatrice Laura Bianconi (Ncd) relatrice del disegno ha chiesto che siano gli Ordini provinciali a dare supporto alle Onlus in particolare per il «reperimento di farmacisti volontari, anche mediante sottoscrizione di appositi protocolli d'intesa».
Simona Zazzetta