gen302014
Raffreddore si batte con zinco e frequente lavaggio mani
Cosa è meglio fare per prevenire e curare il raffreddore? Cercano di dare tutte le risposte G. Michael Allan e Bruce Arroll con un’approfondita revisione pubblicata sul Canadian Medical Association Journal. Passando in rassegna farmaci da banco e da prescrizione, integratori vari e rimedi popolari, i due ricercatori hanno concluso che lavarsi spesso le mani e assumere zinco sono le strategie preventive migliori. Per le cure invece paracetamolo, ibuprofene e le combinazioni di antistaminici e decongestionanti sono quelle che possono offrire un sollievo sicuro. I due ricercatori hanno ri-analizzato trial randomizzati e controlalti, revisini sistematiche e met-analisi inerenti le misure di prevenzione e le possibili cure, constatando che il raffreddore comune è, in effetti, molto comune: colpisce un adulto almeno 2-3 volte all’anno, mentre i bambini sotto i 2 anni d’età possono soffrirne fino a 6 volte in un anno. «Anche se si risolve da solo il raffreddore è comunque molto diffuso e debilitante e può compromettere le attività lavorative e la vita personale» confermano Allan, del Department of family medicine dell’università di Alberta (Edmonton – Canada), e Arroll, del Department of general practice and primary health care dell’università di Auckland (Nuova Zelanda). Nella maggioranza dei casi, inoltre, i raffreddori sono di origine virale, solo il 5% è dovuto a un’infezione batterica, quindi l’uso degli antibiotici è per lo più inappropriato. Sotto il profilo della prevenzione il lavoro dei due ricercatori promuove questi comportamenti: lavarsi spesso le mani, o disinfettarle con alcool o indossare guanti; e l’assunzione quotidiana di 10-15 mg zinco solfato, risultata efficace nei bambini. In due studi, infatti, l’integrazione con zinco ha ridotto il numero di raffreddori e di giorni di assenza da scuola, e gli autori non escludono che potrebbe funzionare anche negli adulti. Per quanto riguarda i rimedi per alleviare, se non propri eliminare, i sintomi sono risultati moderatamente efficaci gli antistaminici combinati con decongestionanti e/o gli antidolorifici, negli adulti e nei bambini in età scolare, mentre non funzionano sotto i 5 anni. Tra gli antidolorifici ibuprofene e paracetamolo sono da preferire per alleviare febbre e dolori, l’ibuprofene è meglio nei bambini. Eventualmente l’impiego di spray nasali a base di ipratropio - farmaco per asma e Bpco – riduce il gocciolamento nasale ma non la congestione. Infine, tra i rimedi tradizionali, il miele ha una lieve azione sulla tosse nei bambini di almeno 12 mesi, sotto l’anno invece non va usato per il rischio di contrarre il botulino. Nessun beneficio invece con la vitamina C. (E.L.)