Politica e Sanità

22 Novembre 2014

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Da oggi le farmacie bolognesi sono più sicure. Un protocollo d'intesa in materia di sicurezza e videoallarme antirapina per tutelare le farmacie della provincia di Bologna è stato sottoscritto tra il prefetto del capoluogo emiliano Ennio Mario Sodano e Massimiliano Fracassi e Gian Matteo Paulin, rispettivamente presidente e segretario di Federfarma Bologna.
L'iniziativa servirà a fronteggiare una situazione molto preoccupante; secondo le statistiche le farmacie sono il terzo esercizio più rapinato in Italia. «In particolare - riferisce Fracassi - a Bologna e provincia c'è stata ultimamente una escalation di questi episodi; nell'ultimo mese ci sono state almeno cinque rapine, spesso fatte a mano armata, e ci sono colleghi che hanno avuto 22 rapine nel giro di una decina d'anni».
Fracassi spiega che in questo modo si è dato corso all'iniziativa del ministero dell'Interno risalente al 2009: «ora le farmacie che vogliono farlo possono collegare i propri sistemi alle centrali operative della polizia e dei carabinieri, da dove si potrà vedere su monitor quello che accade in caso di rapina o di intrusione notturna. Ci saranno telecamere all'interno e all'esterno che saranno utili sia per consentire un intervento immediato che per fornire elementi di indagine».
I costi del collegamento alle centrali, per le farmacie che già hanno installato un sistema di allarme in grado di trasmettere le immagini video, si limiteranno a un canone che, dice il presidente di Federfarma Bologna, si aggirerà intorno ai 20, 25 euro al mese e potranno così disporre di un'arma che risulta essere molto efficace: «in cinque o sei regioni questo sistema è già stato applicato e sappiamo che ha avuto un notevole effetto deterrente, oltre a costituire un elemento importante per la polizia».

Renato Torlaschi