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Politica e Sanità

28 Novembre 2019

Rapporto farmacia 2019, iniziative di supporto all’aderenza: gradimento ed efficacia


Negli ultimi 2 anni il 34% delle farmacie di un campione di circa duemila attività, ha realizzato progetti e iniziative dedicate al supporto dell'aderenzaterapeutica di pazienti cronici con diabete, patologie cardiovascolari, BPCO e dislipidemie, patologie per cui è possibile svolgere test/esami diagnostici, con un miglioramento dell'aderenza valutato "molto significativo" per il 33% delle persone che ne hanno usufruito e "abbastanza significativo" per un altro 51%. I dati emergono dalla seconda edizione del Rapporto Annuale sulle Farmacie realizzato da Cittadinanzattiva in collaborazione con Federfarma e con il contributo non condizionato diTeva, presentato oggi a Roma. Nel corso dell'indagine è stato osservato che le iniziative per migliorare 'aderenza terapeutica consistono nel valutare il grado di consapevolezza e conoscenza delle terapie da parte del paziente (71%); nella consulenza personalizzata per i soggetti con basso grado di aderenza (68%); nella ricognizione/revisione farmacologica (60%) per quanto di specifica competenza del farmacista (es. interazioni tra farmaci prescritti e farmaci da banco o integratori); in sessioni esplicative/formative sudevicee farmaci (36%); nel tutoraggio alla persona con appuntamenti in farmacia (34%); monitoraggio dei parametri vitali (33%). Il 37% delle farmacie mette a disposizione modalità diremindper ricordare al paziente di assumere la terapia, tra cui spicca l'invio disms, seguito da chiamate telefoniche ealerttramite APP. Nel 28% dei casi, inoltre, sono presenti servizi di telemedicina: per lo più servizi di telecardiologia e di telemonitoraggio della pressione arteriosa.

I servizi offerti

La formazione ricevuta in merito alle metodologie e agli strumenti per svolgere in modo efficace tali attività è considerata congrua (per il 72% dei casi), ma si legge nel documento, "a questo aspetto positivo se ne contrappone un altro di segno opposto, relativo alla selezione e conseguente coinvolgimento dei pazienti nei programmi di supporto all'aderenza terapeutica: operazione che avviene in modo condiviso con i Mmg solo nel 28% dei casi. Dal lato dei fruitori, solo il 12% dei rispondenti alla survey ha beneficiato delle iniziative. In questi casi, il coinvolgimento è avvenuto per lo più a seguito di presentazione e proposta del farmacista (65%), in misura minore a indirizzare le persone sono stati il proprio medico di base o lo specialista (21%), nel 14% delle circostanze è stata direttamente la persona a candidarsi in farmacia dopo aver saputo dell'opportunità attraverso altri canali informativi. Consulenza e tutoraggio effettuati dal farmacista risultano le attività di supporto maggiormente usufruite e gradite dalle persone, seguite dal controllo dei 13 parametri in farmacia. L'invio di promemoria (via telefono/sms/mail) per ricordare allepersone di assumere la terapia è invece il servizio meno fruito, probabilmente perché è quello relativamente meno offerto dalle stesse farmacie.


Serve più impegno da parte pubblica

A ogni modo, anche nel corso della presentazione, daMarco Cossolo, presidente di Federfarma, è stato sottolineato come «manchi ancora un impegno strutturato della parte pubblica. Lo sviluppo della farmacia viaggia in modo disomogeneo sul territorio. La sperimentazione della Farmacia dei Servizi - le cui linee guida sono state recentemente approvate dalla Conferenza Stato Regioni e per la quale è già previsto un finanziamento - può essere il punto di svolta per invertire questa tendenza. D'altra parte, ha aggiuntoAntonio Gaudioso, Segretario Generale di Cittadinanzattiva, «la farmacia rappresenta un importante presidio di salute nelle aree interne del Paese, un importante strumento da utilizzare nelle strategie e azioni contro le disuguaglianze». «Anche le farmacie rurali e delle zone disagiate» ha commentatoSilvia Pagliacci, presidente Sunifar «svolgono un lavoro egregio sul territorio malgrado le mille difficoltà e la scarsità di spazi risorse e strumentazioni. Servono segnali specifici in favore delle piccole farmacie che costituiscono un presidio capillare, essenziale per la salute della collettività».

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