Sanità

apr302015

Re I-Mur, comunità scientifica internazionale dà validazione allo studio

Re I-Mur, comunità scientifica internazionale dà validazione allo studio

Una conferma dalla comunità scientifica che rappresenta un ulteriore passo in avanti per «dimostrare scientificamente quanto può essere utile al servizio sanitario, ma soprattutto al cittadino, l'intervento del farmacista». Il riferimento alla pubblicazione da parte di BMC Health Services Research, importante rivista peer reviewed che si occupa di ricerca in campo sanitario, del protocollo dello studio randomizzato e controllato Re I-Mur, promosso dalla Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani e condotto dalla Medway School of Pharmacy dell'Università del Kent, e le parole sono di Andrea Mandelli, presidente Fofi, che ha sottolineato la «bontà della linea della Federazione che, a partire dal 2006, persegue l'obiettivo di mettere nelle mani del farmacista italiano tutti gli strumenti, normativi, culturali e professionali che possono garantire una sua maggiore integrazione nel processo di cura e con gli altri professionisti della salute presenti sul territorio». Lo studio, iniziato a settembre 2014 e in via di conclusione a luglio di quest'anno, «è la fase finale del progetto dedicato all'Mur (Medicines use review, revisione dell'uso dei medicinali), una delle prestazioni cardine della pharmaceutical care da tempo adottate Oltreatlantico e in Europa (in Gran Bretagna dal 2005), di cui però rappresenta uno step evolutivo», una versione italiana, rispetto al modello anglosassone, come spiega Andrea Manfrin, coordinatore della ricerca, nella nota. Lo studio «ha coinvolto 360 i farmacisti distribuiti in 10 macroregioni e mira a valutare l'efficacia clinica e i risultati economici dell'applicazione dell'I-Mur nelle farmacie italiane prendendo in carico 5 pazienti e seguendoli per nove mesi». Strumento in mano ai farmacisti una «intervista strutturata che ha l'obiettivo di raccogliere dati quantitativi in modo sistematico andando a valutare degli indicatori di processo e di risultato standardizzati a livello mondiale, con l'ausilio di una piattaforma web based, molto più flessibile nella raccolta dei dati forniti dal paziente e che consente una prima analisi statistica descrittiva in tempo reale». Alcuni dati preliminari dello studio in corso verranno presentati nel corso della manifestazione FarmacistaPiù, che si svolgerà a Milano dall'8 al 10 maggio presso Fieramilano City. Importante anche il riconoscimento arrivato «da un external reviewer molto accreditato nell'ambito dei servizi cognitivi e della pharmaceutical care», che ha sottolineato come «diversi studi sono stati condotti in vari paesi utilizzando l'asma come modello con l'obiettivo di valutare l'impatto dell'intervento fornito dal farmacista, ma la dimensione dello studio clinico "Re I-Mur" condotto in Italia ne fa il più grande nell'ambito della farmacia di comunità» e per di più «l'ambito nazionale e il fatto che è il primo di questo genere in Italia» gli fanno «avere tutte le caratteristiche per generare un impatto sulla politica sanitaria nazionale del paese».

Francesca Giani



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