dic12016
Referendum, De Biasi: necessaria uniformità tra le Regioni. Titolo V da rivedere
Il referendum costituzionale di domenica prossima, specificatamente in merito alla revisione del Titolo V, avrebbe come è ormai noto ripercussioni soprattutto in campo sanitario. Ed è proprio
Emilia Grazia De Biasi a tornare sull'argomento evidenziando, ad esempio, cosa vorrebbe dire nel campo delle vaccinazioni se le 21 Regioni d'Italia si uniformassero. «Appoggio il contenuto della legge dell'Emilia Romagna sulla obbligatorietà delle vaccinazioni per l'iscrizione al nido - spiega - ma ritengo che deve finire questa "moda" per cui ogni regione si fa le sue leggi. Non può funzionare così, perché avremo sempre una diversa sanità nelle 21 Regioni d'Italia». Per la senatrice, questa prassi ormai consolidata deve quindi arrestarsi e rappresenta uno dei grandi problemi del Paese. «Ritengo che sia indispensabile una norma nazionale, che sia vincolante per tutti e che permetta ai bambini ma anche agli adulti di curarsi nello stesso modo indipendentemente dal luogo di nascita».
Ma la De Biasi, non usa mezzi termini nemmeno in merito alla legge sulla "Responsabilità professionale e sulla sicurezza delle cure", che dopo l'approvazione proprio della Commissione da lei presieduta, non ha raccolto la votazione finale del Senato per mancanza del numero legale. «Tengo a precisare che essendo un provvedimento molto condiviso, questa legge ha dei problemi solo di carattere organizzativo e cioè trovare uno spazio nel calendario d'Aula, vista anche la sessione di Bilancio. Sono comunque fiduciosa perché so che c'è un consenso molto ma molto ampio sul testo», conclude la senatrice De Biasi. Intanto, secondo l'iter previsto affinché il testo diventi legge, si è previsto il voto finale del Senato per il prossimo 6 dicembre e, successivamente, il passaggio alla Camera dove i tempi dovrebbero essere molto più contenuti.
Rossella Gemma
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