Sanità

nov92017

Ricetta in parafarmacia, Gullotta (Fni): sentenza Catanzaro vittoria morale

Ricetta in parafarmacia, Gullotta (Fni): sentenza Catanzaro vittoria morale
La sentenza di Catanzaro concede una «piccola vittoria morale a quelle migliaia di farmacisti che in parafarmacia in questi anni si sono sentiti umiliati e attaccati, spesso e volentieri da quella classe politica che invece avrebbe dovuto tutelarli e svilupparne l'esperienza». A dirlo è Davide Gullotta presidente della Federazione Nazionale Parafarmacie italiane entrando nel dibattito sollevato dalla sentenza di assoluzione dal reato di abuso di professione della farmacista che ha venduto un farmaco di fascia A in parafarmacia. «Questa sentenza - scrive Gullotta in una nota - ribadisce quello che da anni come Fnpi sosteniamo, ossia che il legame farmaco-farmacista va tutelato e che è il professionista a garantire la sicurezza della dispensazione dei farmaci e non il luogo».

Secondo la Fnpi il quadro normativo del settore Farmacia/Parafarmacia in Italia è sicuramente complesso e l'ingresso del capitale privato con il ddl Concorrenza non ha semplificato la situazione. «Oggi vi è l'assurda situazione per cui una farmacia può essere acquistata da chiunque e al contempo un farmacista non può accedere liberamente alla professione. Le regioni, inoltre, negano il ritiro referti nelle parafarmacie e le autoanalisi, ma poi si parla di accordi per ritirare i referti nelle edicole. È il risultato - conclude Gullotta - di una classe politica che non ha mai voluto affrontare veramente il problema dell'accesso alla professione per i farmacisti, ma che ha sempre cercato soluzioni per carpire il consenso o il voto delle migliaia di farmacisti che ad oggi lavorano negli esercizi di vicinato».
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