Sanità

lug212017

Riforma Lombardia, Racca: farmacie ben inserite. Ora i protocolli di intesa

Riforma Lombardia, Racca: farmacie ben inserite. Ora i protocolli di intesa

«Quella di inserire le farmacie nella gestione delle cronicità è una sfida da affrontare e sulla quale lavorare, ma che offre molte opportunità per la categoria». Così la presidente di Federfarma Lombardia Annarosa Racca, chiamata in causa dal presidente di Federfarma Bergamo Gianni Petrosillo, in un articolo pubblicato da Farmacista33, interviene sul tema della riforma regionale. Racca nega che il ruolo delle farmacie sia marginale, pur confermando che esistano rischi sui quali vigilare.

«Di cronicità» esordisce «parlano varie Regioni italiane, dalla Toscana al Veneto, anche se come sempre in Lombardia si parte prima...È una grande sfida per la quale sono fondamentali le alleanze ma le farmacie sono bene inserite. Io, del resto» puntualizza Racca «a Roma mi sono occupata del piano delle cronicità e quando Regione Lombardia ha messo in pista questa cosa abbiamo dato subito la nostra disponibilità. Nelle varie delibere» aggiunge «le farmacie sono state inserite e le delibere sono tante non una soltanto».

La presidente di Federfarma Lombardia poi si sofferma sui rischi evocati per le farmacie, con particolare riferimento alla gestione del farmaco, precisando come «sull'uso dei farmaci non viene modificato nulla e le farmacie in raccordo col gestore sono un nodo di questa presa in carico e faranno aderenza e tutto quello che è previsto nella farmacia dei servizi. Dovremo stare attenti» aggiunge, «ma le farmacie sono ben inserite in tutte le delibere. Ora siamo al passo successivo ossia i protocolli di intesa e non su cinque servizi come dice Petrosillo ma su cinque grandi capitoli di un documento che dovrebbe essere noto, che vanno dall'aderenza, alla telemedicina passando per l'autoanalisi e l'appropriatezza. A questo punto il gestore, che sia ospedale pubblico o privato o rsa o gruppo di medici» precisa«sceglierà quale servizio la farmacia potrà dare. Siamo tranquilli di aver fatto buon lavoro e di averlo presentato ai gestori e alla Regione» conclude Racca che riconduce le dichiarazioni di Petrosillo «nel filone della volontà distruttiva e non costruttiva o collaborativa, che contraddistingue alcuni colleghi».


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