mag72013
Rimedi per la tosse, mancano studi di efficacia
Gli studi di efficacia sui rimedi per la tosse sono pochi, limitati a piccoli campioni di pazienti monitorati e fatti con metodologie piuttosto deboli, dunque la cosa migliore è informare il paziente che in genere la tosse è un disturbo che si risolve in un paio di settimane. Al più, scrive una farmacista in un commento su Medscape, si possono dare alcune raccomandazioni non farmacologiche come una maggiore idratazione, l’uso di pastiglie non medicate e di umidificatori d’ambiente. I farmacisti concordano sul fatto che sia per i più comuni farmaci sedativi per la tosse (destrometorfano, codeina, benzonatato) sia per i rimedi non farmacologici come fumenti con essenza di mentolo e il miele non ci sono prove di efficacia inequivocabili. Per il destrometorfano, per esempio, studi sui bambini non hanno evidenziato differenze clinicamente significative rispetto al placebo. Negli adulti, l’aggiunta destrometorfano o di codeina non ha migliorato i risultati mentre in altri studi il primo era una buona alternativa al secondo. Il benzonatato, dal canto suo, non è adatto a tutti i pazienti, poiché la sua azione sintomatica calmante è stata valutata in studi su pazienti oncologici. Qualche studio è, tuttavia, coerentemente favorevole all’uso di espettoranti che riescono a promuovere una tosse produttiva. Su fronte dei rimedi non farmacologici, il mentolo, che ha un effetto rinfrescante, può d’altro canto, se inalato ridurre la sensibilità alla tosse. Caramelle, unguenti e creme che lo contengono non sono mai stati studiati. A dare buoni risultati in studi controllati è invece il miele, come lenitivo dei sintomi, ma la American academy of pediatrics lo sconsiglia nei bambini a causa del rischio di botulismo recentemente evidenziato in prodotti che contengono miele. Dunque, conclude la farmacista, meglio attendere che la tosse passi e adottare qualche piccolo accorgimento, a meno che non sia presente catarro, sangue nell’espettorato, febbre e perdita di peso non intenzionale e patologie croniche persistenti.