apr242021
Rinnovo contratto, riaperto tavolo trattativa. Sigle dipendenti: urgente definire garanzie
Si è svolto il primo incontro tra Federfarma e le sigle confederali che riapre la trattativa sul rinnovo Ccnl e in cui sono state presentate le rispettive istanze
Da oltre un anno, chi opera in farmacia si è trovato ad avere a che fare con una serie di importanti cambiamenti legati all'emergenza sanitaria, che hanno impattato in molti modi sulle condizioni di lavoro. Un contesto, questo, che ha reso ancora più complessa una situazione già resa difficile alla luce di un contratto nazionale di lavoro scaduto da oltre otto anni per le farmacie private e sei per quelle comunali. Da ultimo, la novità delle vaccinazioni in farmacia ha aperto una serie di nodi, legati per esempio alla sicurezza e al profilo di responsabilità, che vanno affrontati in maniera condivisa. A lanciare la riflessione un post pubblicato su Farmacie.blog che fa il punto all'indomani dell'ultimo incontro di ieri tra sigle confederali e Federfarma.
Dal rischio professionale, alla sicurezza, le preoccupazioni
«Nelle ultime due settimane» si legge nel blog Farmacie.blog «Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs hanno incontrato Federfarma e Assofarm» in una serie di incontri, e, da ultimo, ieri, con Federfarma. Come già anticipato, tre, in particolare, sono le questioni più urgenti, legate all'attualità del momento, che erano state segnalate dalle sigle confederali.
In primo luogo il tema delle
vaccinazioni in farmacia, su cui, fin da subito, era stato sottolineato il fatto che i lavoratori non fossero stati coinvolti nella definizione del Protocollo tra Governo, Regioni, Federfarma e Assofarm, mentre, in relazione ai contenuti, erano state espresse preoccupazioni per una serie di nodi riguardanti soprattutto gli elementi di rischio per chi opera in farmacia, a partire dalla mancanza di una copertura assicurativa e di una normativa chiara.
La richiesta che è stata avanzata dalle sigle confederali nei precedenti incontri va nella direzione della creazione di Organismi controllo che possano monitorare la situazione, verificare l'applicazione dei Protocolli di sicurezza e la gestione delle procedure nelle farmacie di tutto il Paese. In secondo luogo, tra le questioni più urgenti, c'è poi il
riconoscimento economico del lavoro portato avanti dai lavoratori delle farmacie in questo periodo. In particolare, era stato già sottolineato il fatto che, da un lato, a causa dei ritardi nelle trattative sul Contratto nazionale, c'è una vacanza contrattuale di 8 anni, nel caso di Federfarma, e 6 anni di Assofarm, con la conseguenza di uno stipendio fermo da troppo tempo. In questo quadro di fondo, si è innestata la crisi sanitaria: da qui la richiesta di dare almeno una prima immediata risposta a questo sforzo e ai rischi a cui, in questo periodo, si sono sottoposti i lavoratori.
Infine, la terza questione legata a un
riconoscimento della professionalità del farmacista, soprattutto nell'ambito del potenziamento della farmacia dei servizi e delle modifiche normative che si sono delineate in questi mesi.
Calendarizzati una serie di incontri per riavviare il confronto
Proprio su questi temi c'è stato ieri un ultimo confronto e a emergere l'intenzione di riaprire le trattative attraverso una serie di incontri calendarizzati nel corso del
mese di maggio.
«Con l'incontro di ieri» ha detto
Federico Antonelli, Filcams Cgil nazionale, «c'è stata la riapertura del tavolo negoziale per il rinnovo del contratto nazionale e questo è un elemento positivo. I temi e le richieste di più stretta urgenza che avevamo avanzato nei precedenti incontri non hanno ricevuto al momento la risposta che avrebbero necessitato. Sono tanti i nodi da sciogliere e, tra questi, la vaccinazione in farmacia da parte dei farmacisti è un punto su cui sono ancora troppe le incertezze. È chiaro che il Paese in questo momento è in una situazione di crisi, ma, come per tutti gli altri operatori finora coinvolti, occorrono le necessarie garanzie e le indispensabili coperture normative, assicurative ed economiche, che oggi non ci sono, e in ogni caso ribadiamo la volontarietà della partecipazione». Se da un lato «cogliamo con positività la riapertura del confronto, intendiamo al contempo portare avanti iniziative di mobilitazione».
A ogni modo, da parte
sigle confederali dei lavoratori, si legge sul Blog «c'è disponibilità alla discussione, in un contesto che preveda la valorizzazione delle professionalità (anche economica), un'adeguata tutela da ogni rischio (dal punto di vista della sicurezza sul lavoro ma anche da quello della responsabilità professionale) e l'istituzione di livelli di verifica condivisi riguardo al tema della sicurezza sul lavoro, con anche la ripresa celere e finalizzata delle trattative dei rinnovi dei contratti. I grandi cambiamenti possono essere gestiti solo in maniera condivisa, e se è vero che la disponibilità dei collaboratori verso gli utenti in questo anno non è mai mancata è vero anche che questo senso di responsabilità merita una valorizzazione che non si vede da troppo tempo». Per questo, continua l'articolo, «le strutture sindacali hanno convocato un Coordinamento Nazionale Unitario dopo i due incontri di trattativa, aggiornando strutture territoriali e delegati sui contenuti degli incontri e sui percorsi successivi. Per tenere alta l'attenzione e per condividere coi lavoratori valutazioni e iniziative, la proposta delle strutture nazionali di effettuare una campagna di assemblee regionali online ha avuto l'approvazione del Coordinamento, ed è stata calendarizzata per le settimane dal 26 aprile al 14 maggio».
Francesca Giani