mar22017
Rurali, Sunifar: Consiglio delle Regioni è efficace cabina di regia
Le farmacie rurali sono sempre al centro del dibattito, hanno costruito alleanze importanti con le Istituzioni e le Organizzazioni del mondo della sanitaÌ per la realizzazione di progetti di forte valenza sociale, con un ruolo che viene costantemente conosciuto e riconosciuto. Insomma, mai, come in questo periodo, si sono registrati risultati importanti. Risponde così il Sunifar, in una nota, alle parole di
Silvia Pagliacci, Federfarma Perugia, che aveva lamentato l'assenza di una regia interregionale che permettesse un'interlocuzione non solo con il Governo e il Parlamento ma anche a livello di Conferenza delle Regioni (cfr Farmacista33 del 28 febbraio). «Non c'eÌ bisogno di nessuna nuova cabina di regia interregionale all'interno del Sunifar, perché la regia c'eÌ già» ed è «il consiglio delle Regioni del Sunifar». I componenti «rurali degli organismi di vertice del Sindacato operano in pieno accordo tra loro e in costante contatto con i rappresentanti regionali e locali». Proprio «facendo leva su questa sinergia, che permette una totale condivisione e confronto delle problematiche provinciali e regionali, sono state affrontate in questi anni tutte le principali problematiche riguardanti la farmacia rurale a livello nazionale e locale». Giova «ricordare» continua la nota «che eÌ grazie all'attuale dirigenza del Sunifar se le farmacie rurali sono sempre al centro del dibattito». Ed eÌ «sempre grazie a questo vertice se, in questi anni, le piccole farmacie hanno ottenuto ripetuti interventi di sostegno sia all'interno di Federfarma, con il contributo di solidarietà, sia all'esterno, con il contributo Enpaf, e se il tema dell'adeguamento dei limiti di fatturato Ssn che danno diritto alle riduzioni degli sconti eÌ stato finalmente portato all'attenzione del mondo politico. Per non discutere ulteriormente dei due emendamenti già approvati e in procinto di essere votati nelle due camere parlamentari, riguardanti la distribuzione nelle farmacie rurali territoriali dei farmaci in DDE e la remunerazione da parte del Ssn dei servizi erogati». Mentre, attacca la nota, «la collega» «ha preso spunto non già dalla presentazione di una proposta di legge, ma da una "bozza" circolante nei corridoi parlamentari e tuttora non presentata ufficialmente, nella quale si argomenta per l'abolizione dell'indennità di residenza». Si ritiene «che l'importanza del lavoro svolto dal Sunifar non possa e non debba essere mercificato a meri fini elettoralistici». Il Sunifar «continuerà a lavorare a testa bassa a sostegno della farmacia rurale, senza clamore e con la riservatezza di sempre, e soprattutto, senza usare argomenti e toni da campagna elettorale».
Francesca Giani