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31 Gennaio 2023

Salute del gatto, visita veterinaria: linee guida e strategie di comportamento efficaci


L'ottimizzazione della gestione del gatto per diminuire il potenziale di stressa alla visita veterinaria necessità di strategie di comportamento efficaci. Ecco le linee guida


Come emerge dal rapporto Assalco Zoomark 2022, elaborato con il contributo di ANMVI (Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani), il gatto domestico è il mammifero più diffuso nelle case italiane con oltre 10 milioni di esemplari. Un dato in linea con quello europeo che vedono questo felino ricoprire il gradino più alto nella classifica dei mammiferi da compagnia con 110 milioni di esemplari. Appare dunque evidente quanto alla vasta diffusione di questo pet debba corrispondere una sempre maggior conoscenza del suo benessere sia nel contesto domestico sia in quello delle strutture veterinarie.

Linee guida per il benessere felino

Il lavoro coordinato dall'International Society of Feline Medicine e all'American Association of Feline Practitioners ha portato alla recente pubblicazione di due vasti documenti d'aggiornamento disponibili online e dedicati al rispetto del benessere dei felini nelle strutture dove si svolge l'attività medico veterinaria. I due lavori -Cat Friendly Veterinary Environment Guidelines- e -Cat Friendly Veterinary Interaction Guidelines Approach and Handling Techniques-, sono rivolti principalmente ai medici veterinari ma dalla loro lettura emerge altresì l'importanza della corretta gestione del gatto fin dal contesto domestico e del ruolo che riveste il binomio medico veterinario-proprietario per garantirne il benessere anche nella fase precedente all'arrivo nella struttura sanitaria. Come ogni specie animale anche il gatto domestico possiede infatti un proprio specifico etogramma che deve essere ben noto anche al proprietario. Che questo sia un neofita o con pregressa esperienza, prima di ospitare un nuovo esemplare o introdurne uno all'interno di un ambiente dove già vivono altri gatti, sarebbe sempre opportuno consultare il proprio medico veterinario non solo al fine della corretta pianificazione delle attività mediche ma anche per mettere in atto gli interventi di corretta strutturazione ambientale e quelli manageriali volti al rispetto dell'etogramma della specie. Tra questi vi sono anche quelli finalizzati alla corretta socializzazione con i membri della famiglia e la presa di conoscenza da parte del pet con strutture, oggetti (es. trasportino) e stimoli che mostreranno importanti risvolti pratici anche in relazione alle future visite veterinarie.

La pianificazione della visita

L'ottimizzazione della gestione del gatto volta a diminuire il potenziale contatto che questo potrebbe avere con i fattori di stress diventa parte integrante di una filiera virtuosa che parte fin dalla casa e che, varcata la soglia della struttura veterinaria, si fonderà con la strategia cat friendly promossa dal personale medico veterinario e da quello tecnico. Coordinando dunque le attività con il medico veterinario e seguendo le indicazioni da questo fornite, anche i proprietari contribuiranno a impedire o diminuire la possibilità di comparsa stress del gatto. Nulla deve essere lasciato al caso a partire dal rispetto degli orari degli appuntamenti che sono pianificati anche per diminuire il possibile contatto sensoriale con altri pet fin dalla fase d'attesa, seppur già predisposta con spazi dedicati.

Potenziali fattori stressanti

Le potenziali fonti di stress, pausa e ansia sono numerose; vanno dal confinamento fisico alle interazioni sia con persone sia con oggetti non noti. Si ricordano inoltre alcuni stimoli sonori, visivi e tattili fino a quelle connesse ai mezzi di trasporto e/o a movimentazioni scorrette. In merito ai parametri riferibili alle potenziali fonti di stress si ricordano la tipologia, il numero, il tempo e la potenziale sommazione delle esperienze sequenziali (es. da casa alla struttura veterinaria). Agenti stressanti che agiscono su gatti diversi tra loro, caratterizzati da una genetica e con una gestione, corretta o meno, messa in atto dal proprietario fin dall'ingresso del pet in casa a dimostrazione dell'importanza di seguire in consigli del medico veterinario finalizzati al rispetto dell'etogramma di specie.

Trasportino come snodo cruciale

Prima della movimentazione, è opportuno che il trasportino sia già un oggetto familiare per il gatto: per questo motivo se ne consiglia, fin dal primo arrivo in casa, il posizionamento nei luoghi più frequentati. In tal modo diverrà vera e propria parte integrante dell'arricchimento ambientale. Nel tempo il pet potrà prendere così confidenza con l'oggetto e utilizzarlo a sua discrezione. L'utilizzo di un rinforzo positivo può facilitarne ulteriormente l'utilizzo nel tempo. In tal modo, quando sarà necessario spostare il gatto, il trasportino sarebbe considerato da questo già come un luogo noto. Tra le caratteristiche generali di un trasportino, oltre alla presenza di sistemi di chiusura ben saldi e la scelta di un materiale resistente, facile da pulire, detergere e disinfettare, bisognerà scegliere un modello che possa consentire al pet sia di girarsi sia di poter rimanere in stazione senza però essere di dimensioni eccessive che potrebbero al contrario diminuire la stabilità del trasportino durante gli spostamenti. Una corretta ventilazione, un ingresso facile da affrontare e una porzione superiore all'evenienza removibile, sono i principali requisiti strutturali. L'ambiente interno dovrà inoltre essere arricchito con un substrato quali una copertina o un tessuto ben noto al gatto tale da consentirne sia un aumento della tranquillità sia una corretta adesione durante lo spostamento. L'inserimento dei giochi preferiti e l'utilizzo di feromoni sintetici da spruzzare all'interno 15 minuti prima del trasporto, favoriscono un'ulteriore creazione di un piccolo ambiente familiare al gatto ma allo stesso tempo idoneo al trasporto in sicurezza.

Spostamenti in sicurezza

La movimentazione tramite mezzi di trasporto deve avvenire in sicurezza sia per il pet sia per chi ne condivide gli spazi. In macchina è opportuno bloccare il trasportino con sistemi di sicurezza e fare attenzione alla manualità alla guida. Ponendo sul coperchio un panno o una copertina è possibile diminuire l'arrivo stimoli visivi e in parte di quelli sonori aumentando la tranquillità del pet. L'importanza di una previa corretta comunicazione con il medico veterinario emerge anche in questi frangenti. Agli esemplari che a seguito di spostamenti manifestano nausea o altri segni clinici, il medico veterinario può prescrivere la somministrazione di specifiche molecole.
È dunque importante che anche i proprietari siano responsabilizzati in quanto la mancanza di stress consente di ottenere tutta una serie di benefici tra i quali il maggiore benessere animale, un'incrementata la sicurezza degli operatori, una più facile esecuzione sia della visita e delle indagini diagnostiche in corso sia di quelle future. Consente inoltre di diminuire la possibilità della comparsa di quelle modificazioni dei valori legati ai parametri stress-correlabili, ben noti nel gatto.

Alessio Arbuatti
Medico veterinario ANMVI

TAG: GATTO DOMESTICO, MEDICINA VETERINARIA

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