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Politica e Sanità

24 Luglio 2014

Sentenza fascia C, Racca: mette fine a dibattito su liberalizzazione


Le farmacie italiane auspicano che la sentenza della Corte Costituzionale sulla fascia C metta la parola fine a un approccio ai temi del servizio farmaceutico condizionato da pregiudizi ideologici e basato su un'ottica meramente liberista e commerciale, e favorisca invece una valorizzazione del contributo professionale che le farmacie possono dare per garantire un sempre più elevato livello di assistenza sanitaria ai cittadini. È quanto dichiara Annarosa Racca presidente di Faderfarma in una nota inviata alle Istituzioni in cui ribadisce che «le farmacie sono pronte al confronto con le Istituzioni per individuare le forme di collaborazione più utili ed efficaci per raggiungere questo obiettivo». Secondo il sindacato dei titolari la sentenza è la conferma di una posizione consolidata e in linea con quanto stabilito dalla Corte di Giustizia Europea e rappresenta «un ulteriore importante riconoscimento dell'importanza del servizio svolto dalle farmacie che è efficiente grazie al sistema di regole vigenti; sistema che non va alterato perché a pagarne le conseguenze sarebbe il cittadino che rischierebbe di non poter più usufruire di un servizio farmaceutico efficiente e capillare». Nella nota si ricorda anche che la Corte ha sottolineato come «il Legislatore abbia posto a carico delle farmacie una serie di obblighi che fanno sì che le farmacie offrano una serie di garanzie maggiori di tutti gli altri esercizi, e ha affidato alle farmacie nuove funzioni assistenziali di stretta collaborazione con il Ssn, completando un quadro normativo complesso che va valutato nel suo insieme per il contributo che assicura alla tutela della salute». La Corte Costituzionale, ricorda Racca «ha respinto la richiesta di giudicare incostituzionali le norme che consentono solo alle farmacie di dispensare medicinali di fascia C con obbligo di ricetta medica. Con questa sentenza la Corte Costituzionale, ancora una volta, ha ribadito che la normativa che regola il funzionamento del servizio offerto dalle farmacie è pienamente legittima ed efficace, in quanto finalizzata a garantire la tutela della salute quale diritto costituzionalmente garantito».

Simona Zazzetta

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