lug152016
Servizi remunerati in Toscana. Nell'accordo stanziati 4 milioni
«Abbiamo firmato l'accordo regionale che prevede una remunerazione del farmacista per l'erogazione di servizi al cittadino quali le prenotazioni Cup, l'attivazione di tessere sanitarie e il pagamento del ticket, con uniformità di prenotazioni e remunerazioni a livello di tutte le Asl. La Regione ha stanziato 2 mln di euro per il secondo semestre del 2016 e 2 mln per il primo semestre 2017, quindi 4 mln in totale in fase sperimentale per il 1 anno, poi sulla base dei risultati si rivedrà la situazione». A parlare con
Farmacista33 dell'accordo sancito oggi in Regione Toscana è il presidente Urtofar (Unione Regionale Toscana Farmacisti Titolari)
Marco Nocentini Mungai.
In particolare, «è previsto un compenso per ogni prestazione Cup offerta (non per ricetta) di 1,60 euro più Iva mentre il compenso per l'attivazione della tessera sanitaria è di 1.80 euro più Iva. Il pagamento del ticket a carico del cittadino è di 1.50 euro Iva inclusa». Per quanto riguarda le tempistiche per l'implementazione del progetto «nelle Asl dove il sistema era già funzionante la partenza è praticamente immediata. Le farmacie erano già informate che la delibera era pubblicata, ora saranno raccolte le adesioni delle farmacie nei prossimi giorni e inviate alle Asl di competenza e alla Regione Toscana. Laddove il Cup è già esternalizzato verso le farmacie si tratta solo di sentire le nuove codifiche, laddove non è così l'Asl dovrà provvedere a rendere disponibile il collegamento, solo questioni tecniche di poco tempo».
Il presidente Urtofar si aspetta una partecipazione copiosa all'iniziativa: «Contiamo di avere l'80% di adesioni tra farmacie private e pubbliche, circa 1000 su 1300, quindi un grande servizio per i cittadini. L'accordo è volontario, l'unico impegno che si prendono le farmacie che aderiscono al progetto è quello di rendere disponibile il servizio almeno 5 ore al giorno». Il documento è stato sottoscritto anche dai 3 direttori generali delle Asl delle macroaree regionali. «La cosa importante è l'uniformità regionale - afferma Nocentini - Per quanto riguarda i servizi amministrativi è la prima volta che si riesce a fare un accordo quadro regionale e con la firma dei Dg delle Asl. Tutti i soggetti, farmacie e Asl, sono tenuti a rispettare regole chiare» conclude. Quest'accordo «rende omogeneo il servizio su tutto il territorio toscano, un servizio nato a macchia di leopardo per poi uniformarsi e che sancisce il principio della sostenibilità del servizio - afferma
Alessio Poli, amministratore unico di Farcom, società che gestisce le farmacie pubbliche di Pistoia e coordinatore del settore farmacie pubbliche di Cispel Toscana - È un risultato importante anche per il percorso che legittima le farmacie a fianco del Ssn. A fronte di un accentramento dei servizi di alta intensità di cure c'è un'esigenza sempre più stringente di una territorializzazione dei servizi quindi di una sanità vicina al cittadino. Le farmacie comunali, e questo protocollo lo testimonia, sono strutture altamente professionalizzate presenti in ogni quartiere che porta tutti questi servizi e in futuro molti altri in questa ottica di vicinanza al cittadino in sinergia con il Ssn». Hanno firmato per la Regione l'assessore al Diritto alla Salute
Stefania Saccardi, per Urtofar il presidente regionale
Marco Nocentini Mungai, per la Cispel
Alfredo De Girolamo, presidente di Confservizi di Cispel Toscana. Presenti anche i direttori generali delle tre Aziende sanitarie: Paolo
Morello Marchese (Toscana centro),
Enrico Desideri (Toscana sud est), Mauro Maccari, direttore sanitario, che faceva le veci di
Maria Teresa De Lauretis (Toscana nord ovest). Nell'intesa, ha raccontato nel corso di una conferenza stampa, l'assessore Saccardi, «come Regione abbiamo investito quattro milioni di euro su un arco di due anni, quindi due milioni all'anno. Abbiamo parlato con le farmacie, abbiamo pensato che queste potessero essere dei veri presidi sul territorio», ha evidenziato.