ott302017
Sfide della Concorrenza, Novielli: nella categoria voglia di progetti comuni
Prudenza nel valutare, per la singola farmacia, le novità della Legge Concorrenza, allargando le considerazioni dal punto di vista aziendale anche al contesto famigliare e personale. Consapevolezza che dallo scenario che si aprirà occorre ripartire e la necessità di capire e iniziare ad avere risposte sulle ripercussioni nel sistema di tutte le novità, normative ma anche quelle politiche che la categoria sta mettendo in campo. Queste alcune delle riflessioni emerse nel corso dal forum "Farmacie e legge sulla concorrenza" organizzato sabato a Bari dall'Ordine dei Farmacisti Bari e Bat e Federfarma Bari. «Sono emersi due messaggi chiari» fa il punto
Vito Novielli, presidente di Federfarma Puglia. «Da un lato, è stata sottolineata la necessità di essere cauti e prudenti, per la portata della novità introdotta dall'approvazione del Ddl concorrenza. Non vanno cioè abbracciate immediatamente soluzioni di facile trasformazione della farmacia, ma occorre soffermare la valutazione su tutti gli aspetti, da quelli aziendali, a quelli famigliari e personali. Occorre essere cauti nella interpretazione della norma e nel suo adattamento alle singole farmacie».
Il secondo messaggio riguarda «l'aspetto di sistema. C'è oggi una grande sinergia tra tutte le sigle della categoria, che stanno mettendo in campo, accanto a un'opera di informazione sulle novità, una politica comune di trasformazione, per traguardare obiettivi comuni di una costruzione seria di una rete tra farmacie. Mi sembra importante sottolineare un punto: da questa norma occorre ripartire, proprio per ritrovare una smarrita unità della categoria e un'efficacia nell'approccio innovativo, che parta dalla necessità di fare rete». Un aspetto importante «è stata la partecipazione, sia in termini numerici, sia in termini di domande. Abbiamo raccolto una serie di quesiti dai farmacisti in forma scritta, di grande interesse, che vanno dalle incompatibilità, all'interpretazione della norma sul limite del 20%, alle forme societarie, ai rapporti tra distribuzione e cooperative, ai rapporti tra le strutture esistenti in termini di reti operative. Laddove è stato possibile abbiamo dato una risposta immediata, ma ci sono alcune questioni aperte alle quali ci siamo impegnati di dare risposta non appena avremo gli strumenti. Tra queste per esempio le questioni che il ministero della salute si è impegnato a sottoporre al Consiglio di Stato in sede consultiva, come per esempio le incompatibilità: nel corso del forum è emersa l'intenzione da parte del ministero chiudere le questioni pendenti nell'ambito dell'attuale legislatura, quindi in tempi relativamente brevi».
«La farmacia italiana inizia un nuovo percorso della sua storia plurisecolare» è il commento del senatore Luigi d'Ambrosio Lettieri, presidente dell'Ordine Bari e Bat e vicepresidente Fofi. «Un percorso che deve partire da una sua differente ricollocazione nel mercato, diventando essa stessa una solida e capillare struttura articolata, attraverso le reti d'impresa che le conferiscono solidità strutturale ed economica e forza di contrattazione alle sue rappresentanze. In questo progetto la farmacia è sostenuta dalla sua storia, del suo insostituibile ruolo di presidio socio-sanitario di prossimità, dalla sua antica vocazione al servizio e da un ruolo professionale sempre più saldato al sistema sanitario nazionale. La Professione Farmaceutica e la farmacia hanno tutte le carte in regola per affrontare e vincere questa sfida».
Francesca Giani