gen182013
Sigarette elettroniche: Procura di Torino indaga sui rischi
“Immissione in commercio di prodotti pericolosi” è il reato contestato dalla Procura di Torino, alle aziende che distribuiscono sigarette elettroniche. Secondo il procuratore Raffaele Guariniello, si apprende dalla stampa nazionale, questi dispositivi non sono innocui
“Immissione in commercio di prodotti pericolosi” è il reato contestato dalla Procura di Torino, alle aziende che distribuiscono sigarette elettroniche. Secondo il procuratore Raffaele Guariniello, si apprende dalla stampa nazionale, questi dispositivi non sono innocui, e senza le adeguate indicazioni per la sicurezza vanno considerati fuori legge. La decisione a procedere è stata presa dopo aver ricevuto il parere dell’Istituto superiore di sanità in cui si puntualizza come non si possa escludere che i potenziali livelli di esposizione rappresentino un rischio per la salute, in particolare dei più giovani, e si raccomanda che tali rischi siano comunicati ai consumatori. Dunque, in assenza di tali avvertimenti le sigarette elettroniche rappresentano un rischio. Oltre all’ipotesi di reato, è stato eseguito il sequestro di circa 800 confezioni di ricariche sulle quali sono state avviate le prime analisi chimiche. «Dall’esito di queste indagini» sostiene Roberta Pacifici, direttore dell'Osservatorio fumo, alcol e droga dell'Iss cui che ha emesso il parere «si valuterà se serviranno maggiori precisazioni sulla regolamentazione, come per esempio la presenza di un foglietto allegato alla confezione che indichi i livelli di esposizione, avvertenze, potenziali rischi per la salute». La nicotina, chiarisce l’esperta, «è pur sempre una sostanza che crea dipendenze, vasocostrizione e quindi aumento della pressione sanguigna e della frequenza cardiaca». E conclude: «Suppongo che la Procura voglia verificare in primo luogo che la composizione dichiarata sia quella realmente presente. Sono prodotti di libero mercato e come tali sono soggetti a vendita online, a variazioni delle concentrazioni delle sostanze, in particolare della nicotina, e a contraffazione».
Simona Zazzetta