Sindrome feto alcolica: tolleranza zero per l’alcol durante la gravidanza
I possibili effetti della cosiddetta Sindrome feto alcolica (Fas) comprendono dismorfismi facciali, malformazioni d'organo e deficit neuro-cognitivi. Descritti per la prima volta nel 1968, dipendono dal metabolismo dell'alcol nella donna e dalla suscettibilità del feto verso questa sostanza. Nelle donne la concentrazione di alcol nel sangue dopo assunzione rimane elevata per un tempo maggiore rispetto a quanto accade nell'uomo (questo è dovuto al fatto che il corpo della donna contiene una quantità di acqua inferiore). In caso di gravidanza, la concentrazione alcolica nel sangue espone direttamente il feto al rischio, non avendo la capacità di degradare la sostanza. Gli effetti possono essere diversi, da più gravi (aborto) a nulli, probabilmente per la concomitanza di altri fattori e per la suscettibilità del feto.
Rischio aumenta in proporzione all'assunzione
Il rischio di incorrere in Fas è stimato attorno al 30-40% delle gestanti con un forte consumo di alcol in gravidanza. Possono aumentare il rischio di danni pre e postnatali specifici, oltre alla quantità di alcol consumato durante la gravidanza, anche la tipologia del consumo (cronico o occasionale), l'intensità dell'esposizione e il periodo gestazionale, l'interazione con altre sostanze (tabacco, droghe, medicinali), i fattori alimentari (deficit), la predisposizione genetica e condizioni di vita. Il rischio comunque aumenta in proporzione all'assunzione. Ad alto rischio sono i bambini la cui madre ha assunto almeno 80 grammi di alcol puro al giorno (Epicentro.it). Anche il consumo abbondante, ma sporadico, è comunque da evitare perché l'alcol può influire sullo sviluppo del feto in ogni momento della gravidanza. La Fasd, infatti, può svilupparsi in 4 possibili scenari: oltre Fas sono descritte la Sindrome feto alcolica parziale (Pfas), i Difetti congeniti neonatali associati all'alcol (Arbd) ed i Disturbi dello sviluppo neurologico associati all'alcol (Arnd). Non esistono in letteratura molti dati di incidenza. In Europa, ad esempio, Fas è stimata pari a 1-3:10000, mentre negli Usa del 2-7:1000.
Condizione drammaticamente sottostimata
"I Disordini o Disturbi da esposizione fetale ad alcol e/o droghe sono una condizione drammaticamente sottostimata, non riconosciuta e mal diagnosticata, che comporta disabilità e problemi di tipo fisico, mentale, comportamentale e di apprendimento con implicazioni che possono durare tutta la vita" dice Aidefad, l'Associazione italiana disordini da esposizione fetale ad alcol e/o droghe, nata il 9 settembre 2018 nella la giornata internazionale della consapevolezza Fasd, impegnata quotidianamente in iniziative e progetti di informazione per migliorare la qualità di vita di chi convive con questa disabilità permanente e delle loro famiglie. È importante la diffusione dell'informazione e la prevenzione di comportamenti rischiosi e dagli effetti così nefasti.
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A cura di Francesca De vecchi - Tecnologa alimentare
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