mag312012
Sisma, ancora emergenza ma il servizio farmaceutico non si ferma
«La situazione è disastrosa, ma la categoria reagisce» riassume così la situazione del post terremoto dal punto di vista delle farmacie, Silvana Casale, presidente di Federfarma Modena. «Alle sei farmacie della provincia di Modena, che erano inagibili dopo il forte sisma del 20 maggio, se ne sono aggiunte altre 18» spiega la Casale. «Stiamo comunque assolvendo al servizio farmaceutico, grazie al lavoro indefesso 24 ore su 24 dei colleghi e alla disponibilità di container, 6 attivi in provincia, più un camper a Finale Emilia messo a disposizione dai Farmacisti volontari di Cuneo». «Una collocazione provvisoria, perché una migliore e stabile collocazione del servizio sarà resa possibile attraverso gli Shelter» aggiunge Luca Calcagnile, che ha coordinato l’intervento dei volontari di Cuneo e che già aveva coordinato l’intervento per il terremoto dell’Aquila. «La situazione è molto diversa» precisa Calcagnile «perché in Abruzzo avevamo dovuto inventare un sistema operativo in emergenza, una sorta di pianta organica improvvisata, e anche la gestione del farmaco donato. Qui ci siamo occupati della logistica e della formazione del personale sul posto, grazie alla disponibilità di uomini». Mentre scriviamo è in partenza un secondo camper da Pescara che si va ad aggiungere a quello già operativo e al minicamper dei volontari di Reggio Emilia a Mirandola. Il servizio farmaceutico è comunque garantito e «ci sono colleghi» sottolinea la presidente di Federfarma Modena «che pur avendo le farmacie non agibili, entrano nei locali per prelevare i farmaci da consegnare alla popolazione». E per il futuro che tipo di organizzazione è prevista? «Per il servizio immediato (3-4 giorni) sono sufficienti i camper già attivi, in prospettiva si pensa a container attrezzati che siano vere e proprie farmacie decentrate, preferibilmente nei pressi di un punto medico o alla tenda della Croce Rossa, per dare vita a un presidio sanitario completo».
Marco Malagutti