gen312023
Sistema Ts-Cns, in Sardegna stop gestione nelle farmacie. Disagi per farmacisti e cittadini
Dal 1° gennaio non è più possibile attivare la tessera sanitaria nelle farmacie della Sardegna, il servizio non sarà più gestito dalla Regione ma solo a livello nazionale dalla Sogei
La Regione Sardegna, per motivi amministrativi, organizzativi e finanziari ha interrotto dal primo gennaio le attività inerenti all'attivazione e alla gestione della TS-CNS (Tessera Sanitaria - Carta Nazionale dei Servizi) presso le farmacie, pertanto, i relativi servizi erogati dalle farmacie, a cominciare dai codici Pin, nell'ambito della Convenzione con la Regione, sono da intendersi non più attivi. Il servizio non sarà più gestito dalla Regione ma solo a livello nazionale dalla Sogei, stando a quanto riporta la stampa locale che ha raccolto il disagio dei farmacisti e cittadini e l'unico modo per ottenere i codici è rivolgersi alle varie Asl sparse sul territorio che "non è immediato, bisogna prenotare o mettersi in fila e attendere, con tutta la pazienza possibile, che arrivi il proprio turno".
I cittadini non possono più accedere a tanti servizi medici
I farmacisti non possono fare altro che confermare quanto indicato dalla Regione in una Pec ricevuta dall'assessorato alla sanità: dal 1° gennaio non è più possibile attivare la tessera sanitaria nelle farmacie della Sardegna. Lo spiega
Maria Pia Orrù, presidente di Federfarma Cagliari e titolare di farmacia: "Il servizio è stato dismesso da un giorno all'altro, le farmacie che non hanno più nemmeno un pin sono già tante e la Regione non ne fornirà altri. La settimana prossima abbiamo fissato un incontro all'assessorato regionale della Sanità per capire se c'è il tanto, o meno, per aggirare l'ostacolo: gli ostacoli maggiori ce li hanno i cittadini, che non possono più accedere a tanti servizi medici ed indispensabili".
"Abbiamo provato a informarci - aggiunge il presidente regionale di Federfarma
Pierluigi Annis - ma ancora nessuna risposta ufficiale. Confidiamo che quanto prima ci dicano qualcosa: noi farmacisti siamo sempre disponibili, se è utile, a erogare ancora questo servizio". La mancata attivazione della tessera impedisce la scelta e la revoca del medico di famiglia e anche l'esercizio di altri diritti in campo sanitario e conferma Annis, "queste sono le conseguenze. Riteniamo che a breve una soluzione debba essere trovata".
Un farmacista di Cagliari commenta: "Una scelta che non comprendo, le difficoltà aumentano giorno dopo giorno e non solo per quanto riguarda la scelta del cambio di medico di famiglia. Tanti non possono più prenotare visite o accedere al proprio fascicolo sanitario, così come sbrigare varie pratiche al catasto o direttamente all'Inps. È molto più comodo andare nella farmacia più vicina alla propria abitazione che girare per le Asl sarde. Spero che la Regione trovi il modo per ripristinare, per intero, il servizio".
Rete sociale: farmacia è punto di riferimento per i servizi sanitari e amministrativi
La denuncia dei disagi arriva anche dalla rete sociale Anas che in una nota richiama alla responsabilità la Regione Sardegna: "Non è chiaro cosa sia accaduto ma quel che è certo, come si legge nella delibera della Regione, che qualcuno tra assessorato agli Affari generali e assessorato alla Sanità ha il suo pezzo di responsabilità con questa vicenda. Ormai da tempo la farmacia è diventata punto di riferimento per i servizi amministrativi e non solo per quelli. L'esperienza durante in Covid, dove le farmacie hanno svolto un servizio fondamentale per i tamponi, lo dimostra tutto e ci dice anche che andiamo in tutta Italia nella direzione delle farmacie di servizio, dove è possibile effettuare esami diagnostici semplici ma anche un elettrocardiogramma".