mag172012
Siti promozionali: attenzione alla gestione della privacy
Sotto la lente della Guardia di Finanza non c’è solo il pagamento di imposte e tasse, ma anche la verifica, a opera del nucleo Privacy, dei siti commerciali e di rappresentanza, tra cui anche quelli delle farmacie. A sollevare il problema un articolo pubblicato sul sito dell’Utifar, che fa il punto su come gestire al meglio queste situazioni. Le contravvenzioni rilevate, si legge, «il più delle volte hanno riguardato la mancanza della menzione della partita Iva nella home page e l'assunzione, tramite dei form da riempiere, di dati personali per varie operazioni - consulenze, acquisti on-line, iscrizioni a feed o mailing list per le news - senza l'acquisizione del consenso informato». D’altra parte, ricorda l’Utifar, «il farmacista è anche titolare del trattamento e al momento dell'acquisizione dei dati personali ha il dovere di informare il soggetto sulla natura del trattamento a cui saranno sottoposti i suoi dati, sul nominativo del titolare del trattamento (che non può essere una persona giuridica ma la persona fisica investita di tale titolo all'interno della farmacia), sulle modalità di conservazione e di eventuale cessione a terzi e sui diritti goduti dal proprietario dei dati al fine di verifica, cancellazione e modifica dei dati in possesso della farmacia». Attenzione anche a quando ci si rivolge a web designer per la costruzione del proprio sito: «Il database degli utenti deve essere accessibile solo al titolare del trattamento, o altrimenti, la società di servizi web deve essere nominata responsabile del contenuto e non del trattamento dei dati, sottoscrivendo la clausola di non distrazione dei dati per qualunque fine. In tal caso, il titolare del trattamento deve essere in possesso di una chiave di accesso ad un software (datalog) che registra tutti i movimenti, le manutenzioni o eventuali distrazioni di dati dal database».