Sanità

dic192018

Società di capitale, Zingaretti (Lazio): anche mia la battaglia per le farmacie ai farmacisti

Società di capitale, Zingaretti (Lazio): anche mia la battaglia per le farmacie ai farmacisti
Dare la quota societaria di maggioranza al socio farmacista garantisce qualità, umanità e professionalità e andrà fatto tutto il necessario affinché il 51% di qualsiasi farmacia in Italia sia gestita da un farmacista. Promette battaglia Nicola Zingaretti, Presidente della Regione Lazio, a favore dell'emendamento per ora escluso dall'iter della manovra 2019, che prevede il 51% del capitale della farmacia ai farmacisti. Lo fa dal palco di Farma&Friends, l'iniziativa di solidarietà, promossa per il quarto anno da Edra e Federfarma Roma. Nel corso del suo intervento Zingaretti ha illustrato la situazione della sanità nella Regione Lazio e ha dichiarato: «Abbiamo bisogno di città con le luci accese nei centri storici, con professionisti, artigiani e di farmacisti. E, vi giuro, sento mia la battaglia, farò il possibile, perché venga modificato tutto ciò che è necessario affinché il 51% di qualsiasi farmacia in Italia sia gestita da un farmacista» e prosegue «perché questo è quello che garantisce la qualità, la vitalità, la presenza, l'umanità, professionalità che c'è in un territorio e in un tessuto. Ed è quello che il mondo ci chiede in questo momento: diventare certo moderni, ma senza disperdere quel patrimonio immenso dato dalla vita, dallo studio, dalla passione, e dalla voglia di sentirsi a casa dentro un Comune o una comunità».

Per quanto riguarda la situazione in Lazio ha commentato, ricordando la prima inaugurazione in 17 anni di un ospedale, avvenuta in questi giorni, nella zona dei Castelli Romani: «Oggi il nostro sistema ha finalmente i conti in ordine e può con sincerità dire che costruisce rapporti con istituzioni come la vostra, la più corretta possibile su pagamenti, su protocolli su accordi, che produce innovazione e che ci permette di avere livelli essenziali di assistenza finalmente dentro e sopra gli standard nazionali». L'apertura della nuova struttura «è la conferma di un'idea di sanità per il futuro di questa regione, che sarà fatta di grandi ospedali e di sanità territoriale. Sanità territoriale che stiamo affidando da una parte alle Case della salute o alle cure domiciliari, perché questo ci chiede una popolazione anziana, ma dovrà essere sempre di più fatta da avamposti come le farmacie». Farmacie che «anche se private, svolgono sempre più un servizio pubblico che garantisce il rispetto della costituzione italiana. Bisogna dare atto a chi, in silenzio, con la pioggia e con la neve, la mattina alza le saracinesche, e offre a chi ha bisogno un contatto e un rapporto con la sanità». Il prossimo passo, secondo Zingaretti è «scrivere insieme il nostro modello futuro della sanità regionale del Lazio. Entro luglio, convocheremo gli Stati generali della Salute, con professionisti, i direttori, rappresentanti di categoria, ma dico subito, anche con i farmacisti che dovranno essere co-protagonisti del disegno del nuovo modello di sanità nella nostra regione».

Chiara Romeo
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