ott172019
Squilibri ormonali nelle donne: alimentazione, microbioma intestinale e stile di vita
Nelle donne si può instaurare uno squilibrio ormonale a favore degli estrogeni. Alimentazione, stile di vita e la buona salute dell’intestino giocano un ruolo importante
Nelle donne si può instaurare uno squilibrio ormonale a favore degli estrogeni. Alimentazione, stile di vita e la buona salute dell'intestino giocano un ruolo importante.
Gli
estrogeni sono ormoni con diversi ruoli: regolano i caratteri sessuali, i livelli di colesterolo e la risposta immunitaria dell'organismo e sono presenti in tre forme: estradiolo, estrone ed estriolo.
Quest'ultimo è la forma che esercita un ruolo di protezione; le prime due sono invece le forme responsabili di effetti avversi come per esempio l'aumento di peso, ma anche lo sviluppo di alcune forme tumorali.
Sono metabolizzati dal fegato ed espulsi con le feci e le urine mentre la trasformazione da una forma all'altra avviene a livello dell'intestino. Un dato importante, perché è proprio a livello di questi organi che si può giocare l'equilibrio del loro metabolismo. Una dominanza estrogenica, cioè la condizione in cui si stabilisce uno squilibrio ormonale a favore degli estrogeni può instaurarsi per diversi motivi: o per l'incapacità del progesterone di contrastare i livelli di estrogeni, che dovrebbero abbassarsi proprio per un suo intervento dopo l'ovulazione. Oppure può essere data da un'alterazione metabolica, riconducibile a scarsa funzionalità epatica e/o a problemi intestinali (tipica la stipsi cronica), a loro volta causate da una dieta inadeguata o carenze nutrizionali.
Batteri intestinali influenzano il rischio di tumori al seno
Le recenti ricerche in quest'ambito hanno evidenziato il coinvolgimento di alcune famiglie batteriche intestinali - nell'insieme denominate estroboloma - che sarebbero in grado di modulare la circolazione enteroepatica degli estrogeni e influenzare i livelli di estrogeni circolanti ed escreti.
Ne ha parlato una review del 2016 in cui si discute di come il microbioma batterico intestinale e in particolare un 'estroboloma', cioè l'aggregato di geni batterici enterici in grado di metabolizzare gli estrogeni, possa influenzare il rischio delle donne di sviluppare un carcinoma mammario positivo al recettore degli estrogeni postmenopausale. Questi batteri infatti producono un enzima (beta-glucuronidasi) che deconiuga gli estrogeni trasformandoli in una forma attiva che regola i processi estrogeno-dipendenti. Nei casi di disbiosi intestinale, l'alterazione dell'attività della beta-glucuronidasi può generare una carenza o eccesso di estrogeni liberi, che possono innescare le patologie correlate.
Mentre altri studi saranno necessari per chiarire i meccanismi, le specie batteriche coinvolte e i possibili interventi è evidente quanto uno stile di vita che preservi la funzionalità di fegato e intestino sia importante. Controllare lo stress, adottare uno stile di vita attivo e una corretta nutrizione a favore di alimenti che stimolino la funzionalità epatica e intestinale sono quindi passi fondamentali. Evitare alcool e caffè; privilegiare un'alimentazione ricca di vegetali come crucifere (cavolo, cavolfiore, cavoletti di Bruxelles, broccoli e loro germogli) e legumi (preferendo lupini e lenticchie alla soia che contiene sostanze che mimano gli effetti degli estrogeni).
Può aiutare il consumo di salmone e pesce azzurro ma anche di semi di lino, girasole e melograno (il seme di quest'ultimo contiene 17-alfa-estradiolo, composto speculare dell'estrogeno prodotto dall'organismo e che agisce da modulatore selettivo del recettore degli estrogeni, per cui la cellula in sua presenza non riceve segnali degli estrogeni. Infine cardo mariano, carciofi, curcuma, tarassaco e tutte quelle sostanze che stimolano il metabolismo e l'eliminazione di questi ormoni a livello epatico.
Francesca De Vecchi - Tecnologa alimentare
Fonti
The Intestinal Microbiome and Estrogen Receptor-Positive Female Breast Cancer. J Natl Cancer Inst.2016 Apr 22;108(8)
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