Sanità

mag92014

Superdrug lancia farmacie-benessere per attrarre pazienti e medici

farmacia

La catena Superdrug ha inaugurato la sua prima wellbeing pharmacy, progettata specificamente per l’erogazione di servizi in farmacia. Questo esercizio dal design innovativo, aperto a Banbury, Oxfordshire il 2 maggio scorso, è dotato di ben tre stanze separate per la consultazione e la dispensazione di eventuali servizi richiesti dal paziente. La farmacia è gestita da due farmacisti e un infermiere, con il supporto di un distributore e di una squadra di assistenti al banco. Saltuariamente saranno presenti in negozio anche le infermiere Marie Curie, specializzate nella gestione a domicilio delle cure palliative, per dare informazioni ai pazienti sulle cure di fine vita. Il progetto di Superdrug prevede una riqualificazione architettonica degli esercizi già esistenti, che li renda più aperti e accessibili ai pazienti: con minime salite, banchi senza spigoli e tre stanze di consulenza a disposizione dello staff, per parlare con pazienti e clienti in privato. «Abbiamo espressamente progettato le stanze perché siano adatte all’erogazione di servizi» ha dichiarato alla stampa Christine Burbage, farmacista sovrintendente di Superdrug, «vogliamo essere in grado di fornire tutti i servizi commissionati dal Nhs (National health service britannico) e i servizi di salute pubblica, inoltre desideriamo che sia il farmacista sia l’infermiere possano erogare servizi in privato, che saranno centrati su quelli che riteniamo essere i bisogni della zona». La scelta di impiegare due farmacisti è motivata anche dalla presenza della stanze per le consulenze vis a vis: se uno dei due è impegnato in un colloquio, ne rimane sempre uno disponibile al banco. Molti i servizi offerti e gestiti dallo staff: controllo della pressione arteriosa; consigli per smettere di fumare; consulenza e vaccinazione pre-viaggi; consulenza e trattamento della disfunzione erettile; screening e trattamento dell’infezione da Chlamydia; test per l’Hiv. Altre iniziative saranno poi ospitate nella più grande delle tre sale e gestite da partner esterni, per esempio sessioni di gruppo per il controllo del peso corporeo e incontri post-nascita. Anche l’assortimento del nuovo format sarà diverso: il 70% sarà costituito da prodotti per la salute, merceologia che negli altri Superdrug stores raggiunge solo il 30%, perché sono più focalizzati sui prodotti di bellezza. Il lancio di questo nuova tipologia di esercizio è in linea con il riposizionamento della catena in ambito salute, come ha detto Steve Gray, direttore healthcare di Superdrug «ora vogliamo farci conoscere per la salute tanto quanto siamo conosciuti per la bellezza e sentiamo che il nuovo concetto di negozio ci sta portando in quella direzione». Un altro degli obiettivi di questo rivenditore è la trasformazione delle sue farmacie in ambulatori medici: proprio di recente due esercizi sono stati ceduti come Gp surgeries mentre una seconda Wellbeing pharmacy dovrebbe aprire a Watford in luglio. In realtà Gray si sta spingendo anche oltre: vorrebbe che i medici trasferissero la pratica ambulatoriale extra-orario direttamente all’interno delle sue farmacie, che già seguono un orario d’apertura più ampio di quello degli ambulatori. Un’ipotesi che starebbe già discutendo con le associazioni locali e che in Italia è tassativamente vietata. (E.L.)


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