Sanità

mag302018

Tabagismo, screening in farmacia disegna identikit del fumatore

Tabagismo, screening in farmacia disegna identikit del fumatore
È cinquantenne, fuma 15 sigarette al giorno da 30 anni, è moderatamente dipendente dalla nicotina e nella maggior parte dei casi vuole smettere di fumare. Questo il profilo del fumatore tabagista secondo i dati raccolti nel corso della campagna Spegnila e Respira promossa da Federfarma Milano, Lodi e Monza Brianza con la collaborazione dell'Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, che ha elaborato i risultati dei test, della Fondazione Muralti e Adakta. Uno screening realizzato nelle farmacie di Milano, Lodi, Monza e Brianza dal 23 al 28 aprile. Lo stato di salute dei fumatori è stato valutato attraverso due questionari: il test di Fagerström - sviluppato dallo scienziato svedese Karl Fagerström, che ha consentito di stabilire il grado di dipendenza da nicotina - e il Cat, Copd Assessment Test, che ha permesso di valutare l'impatto della broncopneumopatia cronica ostruttiva (Bpco) sullo stato di salute del paziente. Nel corso dello screening sono stati inclusi 986 fumatori, 560 hanno una dipendenza moderata da nicotina, 303 una dipendenza alta; per quanto riguarda il Cat, quasi la metà dei pazienti (469) è stata indirizzata verso i Medici di Medicina Generale, perché il valore finale del test indicava una sospetta Bpco da diagnosticare attraverso spirometria e una visita più approfondita.

«La lotta al fumo è una priorità di Regione Lombardia - ha dichiarato Giulio Gallera, Assessore al Welfare di Regione Lombardia - ecco perché abbiamo sostenuto questa campagna finalizzata alla sensibilizzazione sullo stato di salute dei fumatori. Un'iniziativa e una collaborazione importante con l'Istituto dei Tumori e la rete delle farmacie lombarde che si inserisce nel piano già in atto da tempo nella nostra regione per la promozione di stili di vita favorevoli alla salute e la prevenzione dei fattori di rischio comportamentali di malattie cronico-degenerative legate al tabagismo». Dai dati elaborati dall'Istituto Nazionale dei Tumori di Milano è risultato che il 61% dei fumatori coinvolti esprime la volontà di smettere di fumare, e il 64% di questi è stato indirizzato, dai farmacisti che erano stati precedentemente formati attraverso corsi di formazione e FAD, ai Centri Antifumo di competenza, per guarire dalla dipendenza da tabacco.

«Il primo passo per smettere di fumare è essere consapevoli dei danni che le sigarette provocano alla salute. Di qui l'impegno delle farmacie lombarde, che ancora una volta si sono rivelate interlocutrici privilegiate dei cittadini sul territorio. Rendendo disponibili i test, e indirizzando i fumatori, a seconda dei risultati, ai medici di medicina generale e ai Centri Antifumo, le nostre farmacie hanno dato vita al consueto 'gioco di squadra' che caratterizza la sanità territoriale lombarda. 'Gioco di squadra' che è uno strumento insostituibile per incidere concretamente sulle tante patologie che possono essere affrontate efficacemente soprattutto attraverso la prevenzione», ha detto Annarosa Racca, Presidente di Federfarma Lombardia.
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