ott242014
Tagli alle Regioni confermati, dieci giorni di tempo per presentare alternative
Il principio è quello dei «saldi invariati», che significa che i tagli alle Regioni restano di 4 miliardi, ma dal Governo arriva la «piena disponibilità» ad accogliere proposte, perché «non vogliamo tagli a servizi né alla sanità». E ora la palla passa alle Regioni che hanno 7-10 giorni di tempo al massimo per elaborare «alternative» - il cosiddetto «lodo Chiamparino». È questo il risultato dell'incontro tra Regioni e Governo, per discutere dei tagli previsti dalla Legge di Stabilità, che ieri ha ricevuto la bollinatura della Ragioneria di Stato, dal quale è emerso anche un punto di convergenza: l'applicazione dei costi standard, che, specifica
Sergio Chiamparino, presidente della Conferenza delle Regioni, dovranno riguardare le Regioni come i Ministeri. Per il resto, le ipotesi di alternative riguardano al momento recupero di fondi inutilizzati per investimenti che non impattino sui saldi e «ottimizzazione delle risorse regionali in capo al Mef che devono essere verificate tecnicamente ma in modo che non comportino aggravi né in termini di disavanzo né in termini di cassa né di indebitamento». E poi c'è anche il Patto per la Salute, «un patto impegnativo proprio nella logica della razionalizzazione dei costi», ha ribadito Chiamparino in conferenza stampa. «Siamo disponibili ad approfondire ulteriormente questa logica all'interno della sanità».
Francesca Giani