Sanità

mar312015

Tagli, oggi deadline per intesa. Per neo commissario spending review sanità tra i capitoli

Tagli, oggi deadline per intesa. Per neo commissario spending review sanità tra i capitoli
Scade oggi la deadline per definire in che maniera e secondo quale percorso declinare il mancato aumento del fondo sanitario legato ai tagli richiesti alle Regioni dalla legge di Stabilità. E intanto sempre sul fronte tagli, è arrivata anche la nomina del nuovo commissario alla spending review, Yoram Gutgeld (foto) che, in un'intervista sugli organi di stampa, tra le linee di azione, rilancia costi e fabbisogni standard per la sanità, mentre risulterebbe accantonato per il momento il capitolo pensioni. In tema di intesa sui tagli, secondo il ministro della Salute Beatrice Lorenzin, le premesse per chiuderla ci sono tutte. Come riporta un'intervista al Sole Sanità di sabato, allo studio c'è «un provvedimento che formalizzi il mancato incremento e codifichi con l'intesa le misure che possono confluire in questo provvedimento. Per ridurre il Fondo ci vuole una legge. Lo strumento lo decide palazzo Chigi». E sulle misure l'intervento sull'acquisto di beni e servizi, potrebbe valere «1,39 miliardi», «52 milioni l'anno arrivano dal regolamento sugli ospedali», «altri 200 milioni dall'anticipo a fine giugno della revisione del prontuario dei farmaci». Poi c'è anche la riforma di Aifa, Iss e Agenas. E sul 2016, per il quale le regioni hanno chiesto un rientro alla normalità, «si vedrà con la prossima manovra, è ovvio che farò di tutto per riportarla ai livelli di prima». D'altra parte, proprio a fine settimana scorsa, le regioni avevano sottolineato la necessità di una revisione completa del sistema, a fronte delle novità del patto della sapute 2014 e dei tagli previsti dalla stabilità, in modo da rivedere l'intero sistema di governance della sanità e fare una sorta di «manutenzione». Ma sulla sanità non è tutto perché sul capitolo si è espresso anche il neo commissario alla spending review, prendendo il posto di Carlo Cottarelli, Gutgeld - consigliere economico del premier e deputato Pd - che in un'intervista di sabato ha dato qualche indicazione: «priorità assoluta» all'eliminazione delle clausole di salvaguardia per il 2016 e 2017, cioè l'aumento dell'Iva. Sulla revisione ancora presto per dare una cifra - anche se «in prospettiva sul 2016, arrivare a 10 miliardi sarebbe già molto importante» - perché occorrerà fare una valutazione anche sulla base del Documento di economia e finanza, in via di realizzazione, ma l«'ottica degli interventi sarà almeno biennale» e la revisione sarà anche «riallocazione e riqualificazione della spesa». Per il momento il capitolo delle pensioni è accantonato. Per quanto riguarda gli enti locali «abbiamo già chiesto molto» mentre ora l'attenzione si sposta allo «stato centrale», con l'obiettivo di «rivedere la spesa dei ministeri e tutto il settore trasporti e infrastrutture». E sulla sanità «d'accordo con il ministro Beatrice Lorenzin, useremo costi e fabbisogni standard»: «puntiamo a ragionare non solo a livello aggregato delle varie regioni ma, lavorando con esse, su costi e fabbisogni standard della singola azienda ospedaliera».

Francesca Giani

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