Sanità

feb232021

Telemonitoraggio della pressione. L'intervento del farmacista nel paziente con malattia renale cronica

Telemonitoraggio della pressione. L’intervento del farmacista nel paziente con malattia renale cronica

L'intervento del farmacista con il telemonitoraggio della pressione arteriosa nei pazienti affetti da malattia renale cronica e da ipertensione riduce i rischi legati alla malattia

L'intervento del farmacista con il telemonitoraggio della pressione arteriosa (Pa) nei pazienti adulti affetti da una malattia renale cronica (Ckd - Cronic Kidney Disease) e da ipertensione (Htn), riduce i rischi legati alla malattia e all'insorgenza di comorbidità. Lo ha esso in evidenza uno studio pubblicato su "The Journal of Clinical Pharmacy and Therapeutics" condotto da ricercatori della School of Medicine di Toyoake e del National Center for Geriatrics and Gerontologydi Obu in Giappone, e della University of Arizona College of Pharmacy di Tucson, Usa. L'ipertensione e la malattia renale cronica sono riconosciute a livello clinico come "killer silenziosi" perché sono condizioni asintomatiche che contribuiscono a molteplici comorbidità. Il raggiungimento dei livelli corretti della pressione sanguigna può ridurre drasticamente i rischi di Ckd.

Il metodo e i risultati

Sono stati utilizzati alcuni database clinici per cercare informazioni sull'impatto dell'intervento del farmacista nel controllo della Pa nei pazienti con Ckd includento studi con pazienti adulti con ipertensione non controllata e studi con dati adeguati alla metanalisi. L'outcome primario era una valutazione del raggiungimento dell'obiettivo della Pa nei pazienti con Ckd. L'outcome secondario era l'utilità del telemonitoraggio della Pa a domicilio da parte dei farmacisti nei pazienti con Ckd. Sono stati identificati 6 studi randomizzati controllati (Rct - randomized controlled trial) e inclusi nella metanalisi per un totale di 2.573 pazienti (età media 66 anni, il 63,9% di sesso maschile). Ne è emerso che gli interventi del farmacista hanno portato ad un migliore controllo della pressione arteriosa rispetto alle cure usuali. Inoltre, si è evidenziato che gli interventi che hanno utilizzato il telemonitoraggio della Pa domiciliare hanno portato risultati superiori rispetto ai controlli/cure abituali, mentre gli interventi del farmacista senza telemonitoraggio della Pa domiciliare non hanno migliorato significativamente i risultati rispetto ai trattamenti di controllo/cure abituali. In questi studi il telemonitoraggio domiciliare della Pa ha supportato l'assistenza per l'ipertensione. Inoltre, l'autocontrollo del paziente con dispositivi di telemedicina potrebbe migliorare le capacità dei pazienti di poter gestire le proprie condizioni tramite le istruzioni impartite dal farmacista. I risultati di questa metanalisi hanno mostrato che gli interventi dei farmacisti con il telemonitoraggio domiciliare hanno migliorato il controllo della PA tra i pazienti adulti affetti da Ckd.

Cristoforo Zervos
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