mar52014
Terapia anti-rosacea in Ue, una novità e nuove formule negli Usa
Autorizzato dall’Ema con procedura centralizzata e quindi disponibile in tutta la comunità europea, un gel per uso topico a base di brimonidina 3 mg/g (Mirvaso di Galderma) indicato per la cura dell’eritema facciale da rosacea negli adulti. Il medicinale è un agonista dei recettori alfa-2 adrenergici a rapida insorgenza d’azione e lunga durata dell’effetto (fino a 12 ore); da applicare una volta al giorno su tutte le zone del viso interessate, riduce il rossore inducendo vasocostrizione dei capillari del volto. La Food and drug administration (Fda) ha autorizzato l’immissione in commercio della nuova penna contenente exenatide (Bydureon Pen di AstraZeneca), farmaco per il trattamento del diabete in una siringa pre-riempita con iniettore mono uso. Il medicinale è lo stesso già autorizzato nel 2012 a rilascio continuo, ma la nuova formulazione con tecnologia a microsfere ne consente la somministrazione una volta alla settimana. Nuova approvazione anche per il medicinale a base di sodio ialuronato (Monovisc di Anika Therapeutics) per trattare il dolore e migliorare la mobilità articolare, nei pazienti con osteoartrite del ginocchio che non abbiano risposto adeguatamente alla terapia non-farmacologica conservativa e agli analgesici. Il medicinale è costituito da acido jaluronico, non derivato da fonti animali, formulato in una soluzione viscoelastica, sterile, non pirogena, biocompatibile, riassorbibile ed è contenuto in una siringa mono uso pronto per essere iniettato nel fluido sinoviale dell’articolazione dolente. Approvazione dell’agenzia Usa anche per metreleptina (Myalept di AstraZeneca e Bristol-Myers Squibb), terapia sostitutiva per trattare le complicanze dovute a carenza di leptina, insieme alla dieta, nei pazienti con lipodistrofia generalizzata congenita o acquisita. Secondo via libera inpochi mesi a un antinfiamamtorio non steroideo formulato con la tecnologia SoluMatrix®, si tratta di indometacina (Tivorbex di Iroko Pharmaceuticals) in capsule da 20 e 40 mg, cioè a dosi del 20% più basse di quelle utilizzate nei prodotti già in commercio (25 e 50 mg). La micronizzazione del principio attivo in particelle di dimensioni inferiori al micron, 20 volte più piccole delle loro dimensioni originali, permette di incrementare l’area superficiale e, di conseguenza, rende la dissoluzione molto più rapida, tanto che l’efficacia analgesica non ne risente. (E.L.)