Sanità

gen222020

Test cardiovascolari in farmacia, accordo con Carabinieri per accesso gratuito a servizi

Test cardiovascolari in farmacia, accordo con Carabinieri per accesso gratuito a servizi

Farmacie e farmacisti a fianco dei Carabinieri: per tre anni i militari potranno fare prevenzione cardiovascolare accedendo gratuitamente ai servizi offerti dalle farmacie come i test di prima istanza

Le farmacie e i farmacisti saranno a fianco dell'Arma dei Carabinieri per fare prevenzione cardiovascolare: per tre anni i militari potranno in qualsiasi momento accedere alla farmacia più vicina per sottoporsi gratuitamente ai test di prima istanza e ai questionari di valutazione del rischio per procedere a indagini di secondo livello, o per avviare un percorso di informazione ed educazione a un corretto stile di vita.
Questi gli obiettivi dell'accordo firmato oggi tra Arma, Istituto superiore di sanità, Federazione nazionale degli Ordini farmacisti, Federfarma, Assofarm, Farmacie unite, Utifar, Società italiana di cardiologia e Dipartimento di Biomedicina e prevenzione dell'Università degli Studi di Roma "Tor Vergata".
Un comunicato dell'Arma sottolinea che nell'ambito del protocollo siglato, c'è la progettazione e realizzazione della campagna di prevenzione del rischio cardiovascolare, denominata "Cuore da Carabiniere", oltre a sviluppare a promuovere eventi, iniziative e conferenze sulla specifica tematica. Uno "sforzo sinergico" sottolinea il comunicato, che "vedrà protagonisti Fofi, Federfarma, Assofarm, Farmacie unite nell'organizzazione e nella conduzione della campagna, attraverso propri mezzi, apparecchiature e personale, grazie al quale raccogliere dati da mettere a disposizione del personale sanitario dell'Arma".

Nello specifico, l'Istituto superiore di sanità fornirà supporto scientifico per la standardizzazione delle procedure e la Società italiana di cardiologia fornirà supporto scientifico per pianificare le strategie di prevenzione primaria e secondaria delle malattie cardiovascolari, preparando una campagna nazionale per l'Arma con lo scopo di consigliare stili di vita e segnalare abitudini errate. Il Dipartimento di Biomedicina e prevenzione dell'Università di Roma "Tor Vergata" fornirà supporto all'Arma per l'elaborazione statistica dei dati epidemiologici, per la successiva pianificazione di mirate strategie di prevenzione.

Farmacisti a fianco dei Carabinieri

«Per la Federazione degli Ordini e per tutti i farmacisti italiani la sigla del protocollo - afferma Andrea Mandelli presidente della Fofi - rappresenta un motivo di orgoglio professionale e una preziosa occasione per mostrare la nostra vicinanza agli uomini dell'Arma che ogni giorno operano per la sicurezza dei cittadini e delle nostre strade». Per tre anni, spiega la nota Fofi, i militari potranno in qualsiasi momento accedere alla farmacia più vicina per sottoporsi gratuitamente ai test di prima istanza e ai questionari di valutazione del rischio, i cui dati saranno poi elaborati sia per procedere, se necessario, a indagini di secondo livello, sia per avviare un percorso di informazione ed educazione a un corretto stile di vita.
«Questo progetto ha un grande valore sul piano preventivo, clinico ed epidemiologico e per noi è un riconoscimento del valore del modello della farmacia dei servizi - continua Mandelli -. È una conferma dell'importanza, per il singolo cittadino e la collettività, di una rete di presidi sanitari capillare e facilmente accessibile come quella delle farmacie di comunità, che condivide con l'Arma la presenza in tutti i centri, piccoli e grandi, del nostro paese. Sono certo che tutti i colleghi si impegneranno al massimo per la riuscita dell'iniziativa».
«Abbiamo firmato con entusiasmo il protocollo - in base al quale le farmacie offriranno gratuitamente a tutti i Carabinieri in servizio una serie di controlli cardiovascolari - dichiara Marco Cossolo, presidente di Federfarma. Con questa iniziativa le farmacie confermano il ruolo chiave svolto nell'ambito della prevenzione sul territorio: le attività di prevenzione e controllo sono scritte nel Dna della farmacia e rappresentano la base della sua evoluzione. Sottoporsi agli screening è importante per preservare la salute e poterlo fare in farmacia aiuta ad ampliare la diffusione dei controlli, in virtù del fatto che le farmacie sono presenti ovunque, anche nei centri più piccoli e isolati. Siamo orgogliosi di offrire un servizio utile all'Arma dei Carabinieri, quotidianamente impegnata nel garantire ai cittadini sicurezza e - grazie ai Nas (Nuclei antisofisticazione e sanità) - salute».

All'incontro svoltosi oggi, presso il Comando generale dell'Arma dei Carabinieri, hanno preso parte e sottoscritto il Protocollo d'intesa il comandante generale Giovanni Nistri, i presidenti dell'Istituto superiore di sanità, prof. Silvio Brusaferro, della Federazione nazionale degli Ordini farmacisti, dott. Andrea Mandelli, di Federfarma, dott. Marco Cossolo, di Assofarm, arch. Venanzio Gizzi, di Farmacie unite, dott. Maurizio Giacomazzi, di Utifar, dott. Eugenio Leopardi, della Società italiana di cardiologia, prof. Ciro Indolfi, e il direttore del Dip. di Biomedicina e prevenzione dell'Università degli Studi di Roma "Tor Vergata", prof. Antonino De Lorenzo.
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