Politica e Sanità
28 Aprile 2015Attivare le farmacie rurali perché venga favorito un incontro con i giovani, si rendano disponibili a ospitare tirocinanti, anche nella direzione di implementare una formazione sul campo e mettere a conoscenza di problematiche assistenziali e gestionali di territori più difficili. Sono questi alcuni degli obiettivi per il futuro nella direzione di avvicinare i giovani al mondo della farmacia proposti da Alfredo Orlandi, presidente Sunifar, che spiega: «La farmacia assorbe circa l'85% dei neolaureati e il percorso universitario rimane ancora su un piano più teorico rispetto alle reali esigenze che si rilevano nel confronto con il paziente al banco e rispetto all'evoluzione che sta prendendo la farmacia». E ancora di più tale esigenza è sentita nella realtà rurale: «Le università per lo più hanno sede in centri urbani, e di conseguenza il tirocinio tende a concentrarsi in quelle zone e a essere meno diffuso il contatto, in questa fase, con la farmacia rurale». Il servizio nella farmacia rurale, continua Orlandi, «porta indubbiamente molte soddisfazioni, perché qui l'assistenza è davvero a tutto tondo, ma occorre considerare che si tratta spesso di territori difficili e di un'utenza particolare, che in buona parte è anziana. Spesso la farmacia è l'unico presidio sanitario sul territorio, ma non solo: siamo visti come la presenza dello Stato in zone che tendono a essere sempre più spopolate di servizi. Quello che i cittadini ci chiedono va al di là di quanto attiene strettamente al farmaco e anche il rapporto di fiducia che si instaura è spesso molto personale e profondo, con una consulenza che a volte sfocia nel sociale. La rurale ha criticità e caratteristiche sue proprie: basti pensare a un apporto tecnologico che qui è più lento: per fare un esempio ci sono ancora zone che a stento sono coperte dall'adsl mentre tutto sta evolvendo per essere digitale». In questo contesto, «credo sia giusto portare i giovani a conoscere più a fondo questa realtà. L'idea è far capire ai ragazzi che cosa devono aspettarsi realmente, che cosa significa il lavoro sul campo e anche avviare un dialogo con le università perché colgano le reali esigenze del territorio e di chi si appresta a iniziare la professione, perché sia il più possibile operativo». Il percorso è parte di un processo di dialogo tra giovani, farmacie e università avviato nel primo convegno del Sunifar che si è tenuto a Cosmofarma. «Quello che noto» continua Orlandi «è che tra i ragazzi c'è l'esigenza di dare un volto alla farmacia e di conoscere come funzionano le cose: vogliono sapere che cosa li aspetta, essere preparati, avere strumenti adeguati. Ma soprattutto, nonostante i tempi di crisi, vedo tanto entusiasmo: se magari molti giovani hanno la consapevolezza che la nostra professione non sempre e non a tutti porterà soddisfazioni economiche, come altre professioni, c'è però l'idea che ha un alto valore sociale e di vicinanza al territorio».
Francesca Giani
Se l'articolo ti è piaciuto rimani in contatto con noi sui nostri canali social seguendoci su:
Oppure rimani sempre aggiornato in ambito farmaceutico iscrivendoti alla nostra newsletter!
POTREBBERO INTERESSARTI ANCHE
28/12/2019
Per contrastare la compravendita illegale di farmaci per uso veterinario il Ministero sta studiando un logo, un bollino di qualità sulla falsa riga di quanto fatto per le farmaciePer...
27/12/2019
La Commissione europea ha approvato upadacitinib (Rinvoq) per il trattamento dell'artrite reumatoide attiva di grado da moderato a severoLa Commissione europea ha approvato upadacitinib (Rinvoq) per...
27/12/2019
Solo il 2% delle farmaciste donne possiede una farmacia nonostante rappresentino il 62% della forza lavoro, è quanto emerge dal sondaggio "Survey of registered pharmacy professionals 2019" del...
A cura di Lara Figini
27/12/2019
Acquistare i farmaci su internet attraverso siti non autorizzati è un fenomeno in continua crescita e l'unica arma per contrastarlo resta l'educazione sanitaria e l'orientamento dei cittadini...
©2024 Edra S.p.a | www.edraspa.it | P.iva 08056040960 | Tel. 02/881841 | Sede legale: Via Spadolini, 7 - 20141 Milano (Italy)