giu202018
Tossina botulinica A, nuova indicazione per rughe frontali
Oltre alla correzione delle rughe - da moderate a gravi - verticali tra le sopracciglia e delle antiestetiche zampe di gallina, osservate al massimo sorriso, per cui è diventata conosciutissima in tutto il mondo, la tossina botulinica di tipo A è ora ufficialmente approvata per il miglioramento delle rughe frontali, osservate alla massima elevazione delle sopracciglia e, di conseguenza, quando la gravità di tali rughe comincia ad avere un importante impatto psicologico in pazienti adulti. Ad annunciare la recente approvazione della nuova indicazione terapeutica, con pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale della Repubblica Italiana n112, una nota di Allergan che commercializza il trattamento.
Il trattamento con la tossina botulinica di tipo A, continua la nota, consiste nell'iniezione di piccole dosi di prodotto direttamente nei muscoli che controllano il movimento. L'attività muscolare viene ridotta in modo localizzato e reversibile, dando al viso un'espressione rilassata e naturale. I risultati sono visibili in pochi giorni e gli effetti possono permanere fino ad alcuni mesi, a seconda delle caratteristiche del paziente. In particolare, il trattamento, anche se ripetuto nel tempo per molti anni, non genera effetti irreversibili e in letteratura, in particolar modo in campo neurologico, sono disponibili numerosi studi clinici sulla sicurezza ed efficacia della tossina botulinica anche se ripetuta in modo regolare per 10 anni ed oltre. L'ipotesi che la tossina botulinica, sottolinea Allergan, di tipo A avrebbe potuto portare un beneficio estetico è emersa per la prima volta in ambito oftalmologico quando, durante il trattamento di pazienti con problemi agli occhi, si è osservato anche un ammorbidimento delle linee verticali fra le sopracciglia. I primi studi clinici effettuati hanno riferito che la tossina botulinica di tipo A riusciva a creare un aspetto rilassato e ringiovanito fra le sopracciglia grazie alla sua capacità di bloccare gli impulsi nervosi che stimolano la contrazione muscolare.