feb242011
Tra depressione e psicosi, menti sempre più a rischio
Dagli anni ’50 a oggi si è assistito a un aumento dei casi di depressione, che dai dati epidemiologici sono aumentati di due o tre volte, come pure il numero di suicidi che nel mondo, la cui frequenza è salita del 60%. Sono questi i dati riportati da Massimo Biondi e Paolo Girardi, psichiatri dell'Università La Sapienza di Roma, in occasione del XV congresso della Società italiana di psicopatologia (Sopsi) che si è tenuto a Roma dal 15 al 19 febbraio. Le giornate di lavoro, dedicate ai disturbi affettivi, si sono focalizzate su “Vulnerabilità, esordi, intervento precoce”, e parlando di soggetti vulnerabili colpisce la fascia di età più interessata dalla depressione: quella compresa tra i 20 e i 25 anni. «È fondamentale la prevenzione, intervenire subito. E questo è tanto più importante se si pensa che la depressione non solo si cura ma può anche arrivare a guarigione» dicono gli esperti. «La visione d'insieme è importante» sottolinea Biondi «il medico deve sapere interpretare certi segnali, per poter curare la persona nel suo insieme e non la singola malattia, il singolo organo». «Premesso che stiamo parlando di una gravissima disabilità perchè non riguarda solo la vita lavorativa, ma anche quella fisica e intellettiva, quella affettiva» conclude Paolo Girardi. Sempre in questo ambito si muove l’iniziativa di sensibilizzazione e informazione sulle malattie psichiatriche che dal 24 febbraio al 29 aprile porterà in 10 città italiane, uno speciale mezzo di trasporto: il truck “In viaggio” a bordo del quale si svolgeranno incontri con specialisti e gestori della sanità e iniziative rivolte al pubblico come la mostra di arte “Outsider art” per far conoscere le opere di artisti che hanno sperimentato la sofferenza di una disturbo psichico.