farmaci

mag162011

Trattamento dell’alcolismo va in classe A

È stato inserito in classe A l’acamprosato, neuromodulatore specifico indicato nel mantenimento dell'astinenza nel paziente con alcolismo, che si propone come strumento complementare alla psicoterapia. Il farmaco ha dimostrato di ridurre il desiderio incoercibile di bere (craving), l'incidenza, la severità e la frequenza delle ricadute. L’accesso alla terapia già in uso in 40 Paesi e con un uso clinico consolidato da più di 20 anni, è quindi ora a carico che Servizio sanitario nazionale. Lo ha reso noto Merck Serono ricordando che l’alcolismo è una malattia cronica recidivante che origina da una complessa interazione ambiente-genotipo per la quale è difficile individuare terapie farmacologiche efficaci. «Nella lotta all'alcolismo questa nuova terapia offre importanti potenzialità» spiega Mauro Ceccanti, professore associato di Metodologia cinica e semeiotica medica responsabile del Centro di riferimento alcologico della Regione Lazio «diminuisce l'incidenza, la severità e la frequenza delle ricadute, e va ad agire con azione calmierante quando la dipendenza è una abitudine legata a malesseri. L'importanza di poter utilizzare questo farmaco neuromodulatore nella pratica clinica discende inoltre dallo scarso numero di armi farmacologiche in nostro possesso fino a oggi, tutti hanno la loro validità ma mancava uno per gli eccessi di rilascio di glutammato».


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