mag42012
Trentino, 127 bambini in terapia con psicofarmaci
Sono 127 i bambini e i ragazzi trattati in Trentino con psicofarmaci, secondo i dati forniti dalla Provincia autonoma in risposta all'interrogazione con la quale il consigliere provinciale Bruno Firmani (Idv), chiedeva conto del fenomeno all'assessore alla Sanità Ugo Rossi. Si tratta di 92 ragazzi tra i 14 e 16 anni trattati con psicofarmaci, 20 tra gli 11 e i 13 anni, 12 bambini tra i 6 e i 10 anni e di tre bambini in età prescolare. L'assessorato alla Sanità riferisce che «le situazioni di particolare criticità dei minori, accolti in strutture residenziali o semiresidenziali, o seguiti attraverso interventi domiciliari, rappresentano attività che richiedono confronti e valutazioni multidisciplinari da parte della neuropsichiatria infantile, della psicologia clinica e del servizio sociale territoriale. Realtà che lavorano congiuntamente ai referenti delle strutture accoglienti, alla costruzione di una progettualità condivisa e coerente con i bisogni espressi dal bambino, o adolescente, dalla sua famiglia, nonché con gli obbiettivi di tutela della sua salute, del suo benessere e del suo sviluppo». Ma Firmani ribatte: «È impensabile che con i progressi che la scienza ha fatto in questi ultimi anni, non si riesca a superare completamente il trattamento con psicofarmaci. Io sono dell'opinione che su questo tema non bisogna abbassare la guardia, oggi la società è più complessa rispetto al passato, le tensioni familiari sono la norma e l'attenzione deve essere massima ai parametri che vengono usati per classificare un disagio psichico, magari è dovuto a una situazione contingente, ma che con il passare degli anni, si risolve completamente. Rimane comunque in sospeso una domanda fondamentale» conclude il consigliere Idv «i disturbi comportamentali dei minori sono naturali e osservabili in tutte le latitudini e in tutte le popolazioni, oppure siamo noi adulti i "carnefici" con le nostre regole e le nostre pretese?».