nov242017
Triptani, uso sicuro in caso di emicrania nelle donne in gravidanza
Nel trattamento dell'emicrania in corso di gravidanza l'uso dei triptani è sicuro, in quanto secondo un recente studio pubblicato su "Cephalalgia", non sono teratogeni importanti. In particolare - affermano gli autori, coordinati da
Christof Schaefer, del dipartimento di Tossicologia embrionale presso il Centro di Farmacovigilanza e dell'Università Medica Charité di Berlino - in caso di necessità impellente durante la gestazione, un'opzione di trattamento accettabile appare sumatriptan, essendo questo triptano il meglio studiato. Nel caso di esposizione durante il primo trimestre a farmaci della stessa categoria meno studiati, invece, dovrebbe essere offerta una dettagliata ecografia fetale. Per giungere a queste conclusioni, il team di Schaefer ha condotto uno studio osservazionale prospettico di coorte su 432 donne incinte esposte a triptani e arruolate dal sistema "German Embryotox".
Va detto che c'è stata in passato varia letteratura mista che suggeriva come i triptani potessero causare basso peso alla nascita, aborti spontanei e parti pretermine, ma in questo studio, prospettico e condotto con attenzione, non si è riscontrata alcuna prova di ciò. Gli outcome della gravidanza sono stati comparati con una coorte di confronto di donne con emicrania (n=1.733) e una di donne con emicrania ma non assumenti triptani (n=475). Gli endpoint primari erano i difetti maggiori alla nascita e l'aborto spontaneo; gli endpoint secondari erano il parto prematuro, il peso alla nascita, le complicanze della gravidanza e il tasso di gravidanze concluse elettivamente. Il sumatriptan era il triptano più comunemente usato (n = 253), seguito da zolmitriptan (n = 75) e rizatriptan (n = 65). La maggior parte delle donne che hanno assunto triptani in gravidanza (75,2%) sono state esposte durante il primo trimestre, periodo in cui i feti sono particolarmente vulnerabili alla tossicità del farmaco. Pochissimi (2,3%) hanno avuto un'esposizione totale di oltre 50 giorni. Rispetto a una coorte non emicranica, i tassi di difetti maggiori alla nascita (OR: 0.84; IC 95% 0,4-1,9), gli aborti spontanei (1,20; 0.9-1,7), i parti pretermine (1.01; 0,7 -1,5) e le preeclampsie (1,33; 0,7-2,5) non sono aumentati nelle gravidanze esposte al triptano. Il dato assume specifica rilevanza considerando che l'uso di farmaci antiemicranici è comune nelle donne in età fertile e che, fino al 50% delle gravidanze, l'esposizione del feto ai farmaci non programmata e non intenzionale può essere comune. (A.Z.)
Cephalalgia, 2017 Jul 31. [Epub ahead of print]
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/28758416