farmaci

lug52011

Troppi rischi per il cuore con terapia per smettere di fumare

Assumere vareniclina come trattamento per smettere di fumare è associato a un aumento dei rischio di gravi effetti cardiovascolari del 72% rispetto a un placebo

Assumere vareniclina come trattamento per smettere di fumare è associato a un aumento dei rischio di gravi effetti cardiovascolari del 72% rispetto a un placebo. È questo il dato emerso da una metanalisi pubblicata lunedì sul Canadian medical association journal, che ha incluso 8.216 pazienti arruolati in 14 trial clinici che avevano escluso soggetti con una storia di malattie cardiache. Gli autori, ricercatori del Wake Forest Baptist medical center e della Johns Hopkins university school of medicine di Baltimora, hanno rilevato un aumento dei casi di eventi cardiovascolari avversi come attacchi cardiaci o aritmie, rispetto a chi assumeva un placebo. «Sarebbe tempo» dichiarano gli autori «che l'Fda ritirasse dal mercato il farmaco; la somma di tutti i suoi effetti avversi, infatti, supera di gran lunga il suo effetto positivo come ausilio per smettere di fumare». In effetti l’ente regolatorio aveva già segnalato un aumento di rischio seppure contenuto, di questi rischi e dall’ufficio dedicato alla valutazione dei farmaci, il direttore, Curtis Rosenbraugh, fa sapere che i dati sono stati presi in esame: «Non siamo certi se modificare o meno l’etichetta del farmaco, ma la cosa è stata presa in seria considerazione». Dal canto suo, Pfizer, azienda produttrice del farmaco, si dichiara in disaccordo con l’interpretazione dei dati: «Negli studi considerati, circa una persona su 100 ha avuto problemi cardiovascolari» spiega Gail Cawkwell, vice presidente dell’ufficio Medical affairs « troppi pochi gli eventi per trarre conclusioni sul rischio».


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