Sanità

dic222011

Ue: senza barriere il riconoscimento delle professioni

Per ridurre burocrazia e ostacoli alla mobilità intracomunitaria del comparto professionale, la Commissione europea propone di modificare la direttiva 2005/36 sul riconoscimento delle qualifiche professionali (recepita in Italia con il decreto legislativo 206/07) creando una "card" elettronica valida in tutta Europa per il riconoscimento rapido delle qualifiche professionali e la possibilità di trasferirsi da uno Stato all'altro. La card interesserà diverse professioni, dai notai agli architetti, ma anche quelle sanitarie: medici, infermieri, ostetriche, dentisti e farmacisti. La novità più importante per questi ultimi è la cancellazione della restrizione prevista dall’articolo 21 (paragrafo 4 della direttiva Ue) che permette agli Stati membri di non riconoscere i titoli di studio e di formazione conseguiti in altri Stati Membri, al fine dell’apertura di nuove farmacie. Con questa modifica non si potrà a priori impedire a un professionista comunitario di aprire una farmacia. La revisione della direttiva è considerata doverosa, secondo Michel Barnier, commissario europeo al Mercato interno considerata l’aumentata la richiesta di personale qualificato. La Commissione punta anche a un aggiornamento dei requisiti minimi di formazione per le professioni interessate e introduce, per la prima volta, un sistema di allerta da attivare per segnalare il divieto di esercizio della professione nel settore sanitario che varrà in tutta Europa.


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