giu172013
Uk, Royal pharmaceutical society contro vendita Otc on board
In risposta a un consultazione aperta dalla Mhra, l’agenzia regolatoria britannica, circa la possibilità di vendere farmaci sui treni e aerei, la Royal pharmaceutical society (Rps) non ha perso l’occasione per ribadire come la vendita di medicinali debba avvenire solo in presenza di un farmacista, o di un sanitario, a tutela della sicurezza dei pazienti. La questione riguardava la vendita sui voli aerei e sui treni dei medicinali da banco classificati nella lista di libera vendita (Gls, general sale list). Il rischio, teme Rps, è che si finisca per far prevalere la logica commerciale del profitto sulla sicurezza del paziente. «Si devono adottare le dovute cautele nel considerare le spinte commerciali e il razionale di una tale proposta rispetto al beneficio percepito dal paziente. La sicurezza deve prevalere in ogni situazione» ha detto Aileen Bryson, del direttorato Scozzese della Rps, e non è la sola voce contraria. Pharmacy Voice vorrebbe che fosse prodotta una guida, per spiegare al personale dei treni e degli aerei la natura dei prodotti che potrebbero offrire ai passeggeri, e servirebbe anche un’altra guida per illustrare le restrizioni all’importazione e la diversa disponibilità dei farmaci Gls negli altri paesi. Per Guild of healthcare pharmacists, invece, il problema principale è la distanza, fisica e temporale, tra il passeggero e un intervento medico urgente, che potrebbe rendersi necessario a causa di un medicinale acquistato in viaggio. E poi obietta che ci sarebbero di sicuro implicazioni di immagazzinamento, sicurezza e addestramento del personale, mentre il beneficio in termini di salute resterebbe marginale. Di tutt’altro parere invece l’industria farmaceutica e che in una consultazione informale si è detta favorevole, considerando che la proposta incrementerebbe le vendite dei farmaci da banco e migliorerebbe la salute pubblica. Ora la questione torna all’Mhra che, in caso di scelta a favore, dovrà sottoporla al Ministero per apportare modifiche alla Human medicines regulations 2012.