gen202011
Usa, crema solare ad “ampio spettro” non dà protezione efficace
L’analisi dei componenti di alcune creme per proteggere il viso dai raggi ultravioletti ha rivelato che, nella maggior parte dei casi, non contengono combinazioni e concentrazioni adeguate di ingredienti per svolgere questa funzione. L’equipe di dermatologi, guidata da Steven Wang del Memorial Sloan-Kettering cancer center di New York, è giunta a questa conclusione, valutando 29 prodotti solari venduti come protezioni ad “ampio spettro”, che negli Stati Uniti vuol dire che filtrano i raggi Uv-A e Uv-B. In sostanza, i ricercatori hanno cercato nella formulazione le sostanze e le loro quantità, indicate in etichetta. Per essere efficaci, spiegano gli esperti questi prodotti dovrebbero contente un combinazione di almeno il 2% di avobenzone, il 3,6% octocrylene con o senza ecamsule al 2% e, se presente, almeno il 5% di zinco. Solo tre prodotti su quattro rispecchiavano la composizione corretta, e sei prodotti, tra cui uno più costoso di tutti, non contenevano sostanze attive per proteggere dagli Uv-A. Secondo Wang e molti altri esperti, negli Stati Uniti si sta pagando l’assenza di una regolamentazione ancora in via di definizione sui fattori di protezione da Uv-A. Ma nel frattempo, i dermatologi consigliano ai consumatori di leggere bene l’etichetta del prodotto che acquistano verificando la presenza di ingredienti protettivi, come, appunto, ossido di zinco, avobenzone e octocrylene. (S.Z.)