dic152017
Uso corretto degli antibiotici, campagna Simit, Ministero e Iss
La nuova campagna della Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit) sul corretto uso degli antibiotici è tra le principali iniziative della Settimana mondiale dell'antimicrobico-resistenza; sfrutta radio e televisione e si avvale della collaborazione del ministero della Salute, dell'Istituto superiore di sanità e del Segretariato sociale Rai.
«Per contrastare la crescente diffusione di batteri resistenti», spiega il presidente Simit
Massimo Galli, «occorre agire su più fronti ed evitare un impiego eccessivo e inappropriato degli antibiotici. Prima di tutto l'utilizzo di questi farmaci deve essere sempre in mano ai medici, inoltre anche gli specialisti che operano negli ospedali devono essere sensibilizzati perché sono loro a usare gli antibiotici a maggior rischio di cattivo impiego, quelli che servono per curare le condizioni più gravi. Infine non bisogna dimenticare che il 70% degli antibiotici viene utilizzato a scopi auxologici nella filiera alimentare per l'allevamento degli animali ed è fondamentale agire anche su questo aspetto».
Galli rivendica in questa azione il ruolo essenziale degli infettivologi e annuncia per il prossimo 18 dicembre gli Stati generali dell'infettivologia: «Ci riuniamo con una parte importante dei primari dei reparti di malattie infettive di tutta Italia per fissare alcuni obiettivi di lavoro e la lotta alla antimicrobico-resistenza è uno di questi». L'impegno è su larga scala ed è destinato a proseguire per molti anni in tutto il mondo, ma anche alcune iniziative locali possono raggiungere successi notevoli in tempi brevi. A questo proposito Galli segnala i risultati ottenuti all'ospedale civile di Pescara contro i super-batteri. In un recente convegno
Giustino Parruti, direttore dell'Uoc di Malattie infettive e presidente regionale Simit, ha spiegato come l'efficienza del laboratorio faciliti l'uso mirato degli antibiotici, mentre
Tullio Spina, direttore dell'Uoc di Anestesia e rianimazione, ha rilevato che l'ambiente della terapia intensiva si presta molto alla sperimentazione e alla ricerca di buone pratiche nell'uso degli antibiotici: in questo modo, alla Rianimazione di Pescara, il tasso di germi Gram negativi resistenti è stato abbattuto dal 90% al 15-20%.