giu12021

Vaccini Covid-19: Mandelli (Fofi): fondamentale coinvolgere farmacisti nella campagna

Nei Paesi in cui le campagne vaccinali funzionano la figura del farmacista è coinvolta e collabora in modo attivo. La riflessione di Andrea Mandelli presidente della Fofi

Nei paesi in cui le campagne vaccinali funzionano la figura del farmacista è coinvolta e collabora in modo attivo: coinvolgere i sanitari che operano sul territorio è la strategia chiave per garantire assistenza ai pazienti negli ospedali da cui non vengono sottratte risorse. Questa la riflessione condivisa da Andrea Mandelli, vicepresidente della Camera e presidente della Federazione degli Ordini dei farmacisti italiani con il commissario per l'emergenza Figliuolo, riportata nel corso di un suo intervento su Cusano Italia Tv.

Coinvolgere operatori sanitari del territorio per garantire prossimità

«In tutto il mondo in cui le campagne vaccinazioni funzionano c'è un farmacista che aiuta. Ne sono esempio Francia, Stati Uniti e Israele - ha affermato Mandelli. - Parlando con il generale Figliuolo abbiamo fatto questa considerazione: gli hub vaccinali sono fondamentali, ed era giusto attivarne il più possibile e in ogni luogo in cui fosse possibile, ma dove c'è un hub ci sono dei medici che sono sottratti alle loro attività in ospedale riducendo le possibilità di assistere al meglio i pazienti. Pertanto, coinvolgere operatori sanitari del territorio come medici di medicina generale, farmacisti e dentisti, è la maniera migliore per dare al cittadino quella prossimità di cura e assistenza che deve essere la base su cui ripensare l'assistenza territoriale. In particolare, grazie alle farmacie si possono raggiungere tutti i cittadini, anche nei paesi più remoti. La farmacia c'è ovunque e non solo nelle grandi città. Ci sono 10.500 farmacie che hanno già aderito, e molte attendono la seconda chiamata a cui si sommano le mille farmacie comunali. E ci sono 22mila farmacisti dei 60mila al banco che hanno finito la formazione. Siamo pronti a dare una mano, e le esperienze sul campo già lo stanno dimostrando: a Roma, 20mila vaccini sono stati bruciati in 2 ore».