Sanità

set52017

Vaccini, in Puglia certificazione in farmacia. Novielli: risultato di una volontà condivisa

Vaccini, in Puglia certificazione in farmacia. Novielli: risultato di una volontà condivisa
Le farmacie della Puglia si mettono al servizio delle famiglie per la regolarizzazione della documentazione vaccinale per l'iscrizione a scuola. Le mamme e i papà dei piccoli da 0 a 6 anni possono, dunque, già da qualche giorno recarsi nella farmacia più vicina per farsi stampare il certificato a costo zero. «Un meccanismo che dura qualche istante - assicura a Farmacista33 il presidente di Federfarma Puglia, Vito Novielli - e che per il quale le 1.200 farmacie presenti nella regione hanno da subito mostrato un grande entusiasmo. La farmacia di oggi deve legarsi ai bisogni concreti della gente e solo se saremo capaci di cogliere questa opportunità la nostra professione non potrà mai essere sostituita. Territorializzata, dislocata, capace di dialogare con i cittadini, a questa farmacia fisica è legato il nostro futuro», precisa ancora Novielli. Per quanto riguarda, invece, i bimbi e ragazzi dai 7 ai 16 anni, saranno direttamente le scuole a chiedere alle Asl di competenza gli elenchi dei vaccinati (contraddistinti da un codice verde), di quelli che non lo sono ancora ma che hanno prenotato il proprio turno (codice giallo) e dei bimbi non vaccinati (codice rosso). I genitori, quindi, saranno del tutto esonerati dall'onere di dover presentare ai presidi scolastici la certificazione: nel rispetto della privacy, saranno scuole e Asl a dialogare tra loro. «Quella che abbiamo realizzato in così poco tempo, è una operazione - aggiunge Novielli - compiuta con grande facilità anche perché, le 1.200 farmacie pugliesi sono tutte dentro la rete digitale della regione Puglia. Abbiamo un sistema che si chiama 'Edotto' in cui tutte dialogano rendendo più snelle molte funzioni come quella di entrare nell'anagrafe vaccinale dei bambini e degli adulti per stampare il certificato che ne attesta la regolarità». L'accordo raggiunto tra Federfarma e la Regione Puglia prevede comunque una remunerazione specifica per il nuovo servizio assicurato dalle farmacie, che però deve essere ancora definita e messa nero su bianco. Cosa che, assicura Novielli, avverrà in un paio di settimane. E sui motivi che impediscono alle altre Regioni di compiere le stesse scelte, Novielli avverte che la necessità primaria è che «si coniughino le volontà delle istituzioni e delle persone. Senza questo processo non si va lontano. Ma anche tra i farmacisti deve esserci un obiettivo comune che è quello che ci ha permesso di essere operativi in così poco tempo dalla convocazione in Regione».


Rossella Gemma
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