Sanità

nov72013

Vaccino antinfluenzale: il farmacista deve dare l'esempio

farmacisti in due

Il dipartimento della salute (DoH) britannico ha inviato una lettera al Pharmaceutical services negotiating committee (Psnc) perché si faccia parte attiva nell’incrementare il ricorso al vaccino antinfluenzale tra il personale che lavora nelle farmacie sul territorio. La missiva ricorda come tra i gruppi per i quali il Joint committee on vaccination and immunisation raccomanda la vaccinazione antinfluenzale ci siano proprio gli operatori sanitari e sociali. È responsabilità del datore di lavoro mettere disposizione gratuitamente dei dipendenti il vaccino, se la valutazione locale del rischio indica che è necessario. Ciononostante l’adesione alla vaccinazione tra gli operatori sanitari in prima linea nel corso degli ultimi anni è stato deludente (45,6% nel 2012/2013), on una copertura da parte dei Trust variabile dall’8 a oltre l’85%. Sussistono quindi ampi margini di miglioramento e il Segretario di Stato ha chiesto di portare ad almeno il 75% la quota di personale sanitario e sociale vaccinato. Il DoH suggerisce al Psnc di promuovere tra i farmacisti i seguenti punti chiave:

  • come parte del loro dovere di cura ai pazienti o residenti della loro zona, i farmacisti dovrebbero fare tutto quanto in loro potere per proteggerli dalle infezioni, incluso vaccinare se stessi in primis;
  • l'impatto dell’influenza sui pazienti fragili e vulnerabili, nelle comunità, case di cura e negli ospedali può essere fatale;
  • essere vaccinati contro l'influenza può contribuire a proteggere voi e la vostra famiglia;
  • anche se un individuo è asintomatico, può ancora trasmettere l'influenza a pazienti e abitanti;
  • sottoporsi alla vaccinazione antinfluenzale può fungere da potente messaggio verso colleghi, pazienti e abitanti.

Una questione, quella della vaccinazione del personale sanitario che riguarda anche i medici e che, negli Stati Uniti, viene affrontata anche attraverso l’applicazione di sanzioni: l'iniziativa è dei Cdc di Atlanta, che da questa stagione richiedono a tutte le strutture sanitarie un report sul tasso di vaccinazione del personale. A quelli giudicati troppo bassi verranno applicate delle multe, sotto forma di minori rimborsi del programma Medicare. E tutto ciò nonostante negli Usa il tasso di adesione al vaccino antinfluenzale si aggiri intorno al 72%, mentre in Italia a stento raggiunge il 15%. (E.L.)


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