dic232022
Vaccino anti-pneumococcico, Gemmato apre a coinvolgimento delle farmacie
È intenzione del Ministero della Salute valutare la possibilità che la vaccinazione antipneumococcica venga eseguita nelle farmacie del territorio
È intenzione del Ministero della Salute valutare la possibilità che la vaccinazione antipneumococcica venga eseguita nelle farmacie del territorio, tenuto anche conto dell'esigenza di una specifica integrazione normativa. A dirlo il Sottosegretario
Marcello Gemmato, nel corso di una interrogazione in Commissione Affari sociali della Camera sull'opportunità che il Dicastero assuma iniziative volte a prevedere il coinvolgimento delle farmacie nelle campagne vaccinali antipneumococciche, ampliando la fascia d'età cui rivolgersi.
Vaccino antipneumococcico è strumento contro antibiotico resistenza
Il vaccino antipneumococcico, è la interrogazione rivolta dai Deputati
Stefano Benigni e
Roberto Bagnasco al Ministro della salute, «è attualmente a uso prevalentemente pediatrico e costituisce uno dei metodi più efficaci per contrastare l'infezione pneumococcica. Dal 2017 è previsto nel Piano nazionale di prevenzione vaccinale ed offerto nei Lea anche alla popolazione over 65 e può essere offerto simultaneamente alla vaccinazione antinfluenzale. Il Pnpv 2017-2019, attualmente in proroga, prevede, per la vaccinazione anti-pneumococcica negli anziani al di sopra dei 65 anni, l'obiettivo di copertura del 40% per il 2017, del 55% per 2018 e del 75% per il 2019. Tuttavia, le coperture vaccinali per tale categoria e per i soggetti a rischio, pur considerando le regioni più virtuose, sono oggi inferiori al 40%». Al riguardo va considerata non solo «la capacità dei vaccini di ridurre l'impatto delle malattie infettive» e di costituire «una fonte di risparmio per il Ssn», ma anche la riflessione che «il nuovo Piano nazionale di contrasto dell'antimicrobico-resistenza 2022-2025 (Pncar) raccomanda la somministrazione del vaccino anti-pneumococcico anche per contrastare il fenomeno della resistenza agli antimicrobici o Amr e l'insorgenza delle infezioni correlate all'assistenza (Ica)».
L'emergenza Covid d'altra parte «ha consentito di sperimentare l'efficienza e l'utilità delle farmacie nelle campagne di prevenzione e profilassi», anche in termini di «accesso equo alla vaccinazione a tutte le fasce di popolazione in tutte le fasi della vita». Alla luce di questo, «appare opportuno considerare di poter rendere strutturale la somministrazione di più vaccini presso le farmacie aperte al pubblico» e per questo viene chiesto al ministro della Salute «se ritenga di considerare l'opportunità di assumere iniziative volte a prevedere il coinvolgimento delle farmacie nelle campagne vaccinali antipneumococciche, ampliando la fascia d'età cui rivolgersi, al fine di perseguire l'obiettivo di contribuire all'incremento delle coperture vaccinali e ad una maggiore prevenzione di malattie, con impatto sulla salute delle persone e alla sostenibilità del Servizio sanitario nazionale».
Da Gemmato apertura per valutarne somministrazione in farmacia
A rispondere il Sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato, che rileva come «non sussistano, in via di principio, motivi ostativi all'avvio di una riflessione in merito alla vaccinazione antipneumococcica, sia in relazione alle competenze professionali sia alle modalità di somministrazione diverse da quelle ordinarie, che si svolgono in un ambiente protetto quale quello di una struttura sanitaria». D'altra parte, «la rete di distribuzione dei medicinali offerta dalle farmacie è stata già utilizzata» per «favorire la vaccinazione dei cittadini contro il Covid-19. Le farmacie convenzionate infatti sono parte integrante del Servizio Sanitario Nazionale, quali presidi sanitari di rilievo che, in un'ottica di prossimità e nell'ambito della Farmacia dei Servizi, possono proporre al cittadino, tramite approcci proattivi, l'adesione a servizi di assistenza sanitaria rivolti alla cronicità ed alla prevenzione». Il coinvolgimento dei farmacisti e delle farmacie nelle campagne vaccinali, pertanto, «costituisce un'importante opportunità. Tenuto conto che la partecipazione dei farmacisti alla campagna vaccinale rappresenta anche un passaggio importante al fine del miglioramento della sanità territoriale, che deve basarsi sul concetto di prossimità e sulla sinergia di tutti i professionisti che operano nel territorio, è nostra intenzione avviare ogni necessario approfondimento sulla vaccinazione antipneumococcica con riguardo alla possibilità che la stessa venga eseguita nelle farmacie, nel rispetto dei parametri di sicurezza e dei profili delle competenze professionali del farmacista, tenuto, inoltre, conto dell'esigenza di una specifica integrazione normativa».